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Governo: Renzi,Meloni non raggiunge sufficienza nemmeno copiando

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“Ormai è chiaro: con il governo Meloni non c’è nessuna deriva autoritaria. È vero: alcuni commentatori dipingono la presidente del Consiglio come una pericolosa avventuriera che vuole rafforzare il potere del governo. Magari fosse così! La riforma costituzionale del centrodestra fa acqua. Il testo della Casellati è purtroppo un pasticcio nel quale gli estensori si sono persino dimenticati di introdurre la possibilità per il capo del governo di nominare e revocare i ministri, scelta che in un Paese normale sarebbe il minimo sindacale. Ma quale deriva autoritaria! E l’annuncio della riforma ha prodotto un solo effetto: la Meloni ha fatto l’accordo con i magistrati e ha mandato in soffitta quel galantuomo di Carlo Nordio che continua a essere la faccia più spendibile dell’esecutivo e forse proprio per questo la meno adoperata. La Meloni si è inchinata alle correnti della magistratura: prima la riforma costituzionale (aspetta e spera) e in attesa della separazione delle carriere dei giudici, Meloni ha interrotto la carriera del ministro della Giustizia. Contenta lei… La deriva autoritaria esiste solo nei girotondi di certa sinistra”. Lo scrive su facebook il leader di Iv, Matteo Renzi.
Per l’ex premier “non c’è nessuna marcia su Roma alle porte. Al massimo la Meloni marcia su Rama. Inteso come Edi Rama, primo ministro albanese e unico vero fratello d’Italia della premier. O forse è Giorgia che ormai è la sorella d’Albania. Quando la Meloni ha un problema, Tirana si fa in quattro per dare mano. E l’Italia ricambia: la campagna promozionale del governo ha ridotto il turismo da noi ma ha aumentato quello albanese”. “Bisogna riconoscere che la situazione internazionale non è semplice ma la qualità della squadra di governo peggiora ulteriormente il quadro. Ci sono dei ministri che sembrano più spaesati di un leone a Ladispoli”, ironizza Renzi, che conclude: “Insomma la prima pagella è arrivata: la Meloni è come quella studentessa che ci mette tanto impegno ma non raggiunge la sufficienza nemmeno copiando”. (AGI)