Roma, 9 nov. – “E’ da rimarcare che la Corte costituzionale ha specificato nelle sue più recenti decisioni che l’omogeneità dei contenuti va misurata non tanto sulla pluralità degli ambiti di normazione quanto, piuttosto, sulla ratio del decreto-legge. E questo, in particolare, per i decreti-legge di attuazione del Pnrr, che ben possono abbracciare una pluralità di contenuti. Mi sento di affermare che i provvedimenti d’urgenza fin qui adottati dal Governo, si siano attenuti a questo indirizzo”. Lo dice la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati, durante il question time nell’aula della Camera, rispondendo ad un’interrogazione presentata da Riccardo Magi.
“Ma – riprende – non voglio sminuire l’impatto delle correnti prassi sul corretto andamento dei lavori parlamentari. Tanto più che nel mio mandato di presidente del Senato ho spesso evidenziato il grave disagio vissuto dal Parlamento, sollecitando opportune soluzioni. È quindi mia intenzione – prosegue Casellati – valutare i possibili interventi in questa direzione, come, ad esempio, il ricorso a procedimenti spediti, a tempi certi, per l’esame dei disegni di legge governativi; la certezza dei tempi dell’esame parlamentare, opportunamente bilanciata dal rispetto delle prerogative delle minoranze, è la strada maestra per ricondurre a fisiologia l’atteggiarsi del sistema delle fonti. In questa prospettiva – conclude la ministra – va anche considerata l’opportunità, nel doveroso rispetto dell’autonomia parlamentare sugli interna corporis, di rivitalizzare i procedimenti legislativi di urgenza previsti dai regolamenti di Camera e Senato”.