AGI – Con l’estate alle porte e le riaperture la casa non è più al centro dei pensieri e delle spese: in calo la propensione all’acquisto di mobili e tecnologia. Secondo l’Osservatorio Findomestic crescono solo viaggi e vacanze (+4,8%) e attrezzature per il fai-da-te (+7,2%). Ottimismo sull’andamento della pandemia: il 40% degli intervistati pensa che entro 2-3 mesi la maggioranza delle regioni sarà “bianca” e per il 68% le riaperture saranno “definitive”.
Dopo 4 mesi consecutivi di crescita, l’Osservatorio Findomestic di giugno, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra, ha rilevato a fine maggio una frenata del 12% (media) delle intenzioni d’acquisto di beni durevoli anche se per viaggi e vacanze e attrezzature fai da te il dato è positivo.
Pur restando su livelli pari o superiori al pre Covid la propensione al consumo rallenta nonostante un clima di crescente ottimismo generato dal progressivo calo dei contagi e dall’avanzamento spedito della campagna vaccinale. Scottati dalla spensieratezza della scorsa estate, quest’anno i consumatori non abbandonano ancora l’atteggiamento cauto e prudenziale che ha caratterizzato i comportamenti di consumo finora.
Allo stesso tempo, tuttavia, gli intervistati non nascondono un certo ottimismo per l’evoluzione della situazione: il 68% degli intervistati dichiara che le “aperture” saranno finalmente “definitive” anche se il 53% non esclude che potrebbe tornare qualche chiusura localizzata e quasi quattro intervistati su dieci (38%) ritengono concreta la possibilità che nel giro di 2-3 mesi la maggioranza delle regioni diventi “bianca” mentre il 23% rimane più cauto indicando un arco temporale di 5-6 mesi.
Il 32% degli intervistati dall’Osservatorio Findomestic, in crescita rispetto al mese precedente, ha già programmato le vacanze e il 54% aspetta ancora l’evolversi della situazione che sugli spostamenti si sta gradualmente “sbloccando”. A riprova di ciò le intenzioni d’acquisto per viaggi e vacanze salgono a fine maggio del 4,8% rispetto alla fine di aprile generando insieme alle attrezzature per il fai da te (+7,2%) un bilancio positivo del settore “tempo libero”. In flessione solo attrezzature e abbigliamento sportivo: -6,5%.
Dopo lo slancio di aprile e con l’esaurimento degli incentivi fiscali più appetibili (quelli destinati all’acquisto di auto con emissioni tra 61 e 135 g/km) gli italiani, a maggio, sono più attendisti nella prospettiva concreta di acquistare un’auto o una moto nei prossimi mesi. Le intenzioni d’acquisto di auto nuove e usate sono infatti calate rispettivamente del 21,7% e 21,8%. Trend negativo anche per le “due ruote”: motocicli/scooter a -21,1% ed ebike in flessione del 9,9%.
Quello delle ristrutturazioni (-0,4%) è l’unico segmento del comparto casa che ha “tenuto” per propensione all’acquisto. Le idee di ammodernamento e miglioramento della propria abitazione nate durante i passati lockdown diventano ora concrete, ma per l’acquisto di mobili (-12%) e nuove abitazioni (-19%) si registra un calo d’interesse. (AGI)
DAD e smartworking hanno messo molti italiani di fronte alla necessità di aggiornare o incrementare la dotazione tecnologica della propria famiglia. Molti lo hanno già fatto nel 2020 e nella prima parte del 2021 e per questo l’Osservatorio Findomestic di giugno ha registrato una propensione all’acquisto in diminuzione del 19% per la telefonia, del 12,5% per PC e accessori, del 25,4% per videocamere e fotocamere e si sfiora il 30% in meno (-29,1%) per tablet ed ebook.
Gli appuntamenti sportivi dell’estate come gli Europei di calcio e il graduale cambio di frequenze del digitale terrestre hanno fatto mantenere all’elettronica di consumo (TV e Hi-Fi) una sostanziale stabilità nelle intenzioni d’acquisto (+0,2%) in un contesto che vede piccoli e grandi elettrodomestici in territorio negativo con una flessione rispettivamente del 6,3% e del 5,8%.
Il prolungato periodo di incentivi a cui molti consumatori hanno fatto ricorso e l’arrivo dell’estate hanno contribuito alla diminuzione delle intenzioni d’acquisto per i prodotti di efficienza energetica come rilevato dall’Osservatorio Findomestic: gli impianti solari termini subiscono un -18,9%, seguiti da impianti fotovoltaici (-16,9%) e infissi e serramenti (-12,3%). Più contenuto il passivo per “stufe e caldaie”: – 11%.
Source: agi