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Cambiano dal 1° luglio le regole sugli aiuti di stato. Le agevolazioni possono essere concesse, oltre che per investimenti materiali e immateriali, anche per i costi relativi ai posti di lavoro creati dagli investimenti, i beni usati sono ammessi a contributo solo se acquistati da pmi, le grandi imprese non potranno beneficiare del contributo su beni già utilizzati da altri. Non sono agevolabili aziende acquistate da persone che hanno relazioni con l’acquirente, unica eccezione se l’acquirente è un membro della famiglia del proprietario originario, o un dipendente, che rileva l’azienda, ma solo nel caso che questa sia una piccola impresa. Gli aiuti di stato possono essere cumulati tra di loro o con quelli de minimis a patto che il massimale raggiunto sia compatibile con gli aiuti che la Ue ritiene, che non alterino la concorrenza. Questi alcuni degli elementi che emergono dal regolamento Ue N. 651/2014 della commissione del 17 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Ue del 26 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato che entrerà in vigore dal 1° di Luglio. L’importanza di questo documento è enorme se consideriamo che tutte le agevolazioni concesse dai fondi strutturali e di investimento nonché tutte le agevolazioni gestite dalle regioni e dallo stato per il periodo 2014-2020 dovranno tenere conto di questo regolamento. I fondi strutturali e di investimento assegnati all’ Italia che si tradurranno in bandi di contributo ammontano ad oltre 50 miliardi di euro.

fonte: Italiaoggi.it


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