Nel 2023 “i nuovi affari trattati sono stati 147.478 con un incremento, in generale, di circa il 13% rispetto al 2022, ritornando, dunque, ai livelli del 2019 precedenti alla pandemia”. E’ quanto evidenziato dall’avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli nel suo intervento in Cassazione per l’apertura del nuovo anno giudiziario. Per quanto riguarda gli esiti dei giudizi in cui è parte l’Avvocatura dello Stato in Cassazione “si conferma ancora una volta – ha rilevato – una percentuale di successo nelle cause patrocinate nella media superiore al 65%”.
Palmieri Sandulli ha quindi ricordato come sia “efficacemente proseguito il dialogo tra la Corte di cassazione e la Corte di giustizia dell’Unione europea” e ha posto in risalto il fatto che il 2023 “ha segnato sia la compiuta digitalizzazione dell’attività giudiziaria in virtù del decreto legislativo 149/2022, sia l’obbligatorietà del processo telematico anche dinanzi alla Corte di cassazione”: l’Avvocatura dello Stato, ha aggiunto, “ha contribuito in modo significativo al percorso di innovazione iniziato anni fa, fornendo, insieme al Consiglio nazionale forense, il proprio contributo sui tavoli tecnici, dichiarandosi disponibile per quelli che saranno attivati sui temi, indicati dal procuratore generale nella sua relazione, relativi all’intelligenza artificiale, alla giustizia predittiva e alle tecniche di ‘machine learning’, in Avvocatura già analizzati per ottimizzare la strategia processuale a partire dai dati, anche in chiave deflattiva del contenzioso”. Infine, ha concluso, il passaggio al regime di obbligatorietà “ha, ovviamente, inciso sui dati relativi ai depositi telematici, che, innanzi alla Corte di cassazione, sono passati, per l’Avvocatura dello Stato, dai 3.500 dell’anno 2022 ai quasi 13mila dell’anno 2023, con un aumento, dunque, del 400 per cento”. (AGI)