“L’Associazione nazionale magistrati si unisce allo sgomento e alla preoccupazione per l’atto intimidatorio subito dal professore avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta” Lo scrive la Giunta dell’Anm in una nota, associandosi a quanto espresso ieri dall’Associazione italiana dei professori di diritto penale e dall’Unione delle Camere penali italiane con un comunicato congiunto. “Le minacce rivolte a un avvocato a causa dell’esercizio del ministero difensivo sono un atto di disprezzo per il processo, per i valori che esso incarna, per la giurisdizione tutta. Il diritto di difesa è, come sancisce la nostra Costituzione, diritto inviolabile e la sua centralità in un sistema democratico non varia a seconda della minore o maggiore efferatezza del crimine imputato alla persona della cui difesa l’avvocato si fa carico”, rileva il sindacato delle toghe, sottolineando che “i magistrati italiani sono consapevoli della gravità dell’accaduto, segno ulteriore dei pericoli a cui oggi, per le più varie ragioni, la giurisdizione è esposta” ed “esprimono quindi piena solidarietà al professore avvocato Giovanni Caruso e rinnovano, anche in questa occasione, il loro costante impegno a tutela di una giurisdizione libera ed indipendente, credibile ed autorevole”. (AGI)