Roma – “Più impegno per i diritti degli animali. Nella passata legislatura la tutela degli animali ha ottenuto rango costituzionale. Da quest’importante conquista deve seguire una profonda modifica della legislazione sugli animali.” Così in una nota la senatrice della Svp Julia Unterberger in vista di domani, Giornata Mondiale degli Animali. “La legislazione italiana è ancora inadeguata. Spesso i reati contro gli animali vengono sanzionati solo con una pena pecuniaria, che ha pochi effetti sul piano della deterrenza. Per questo bisogna inasprire le pene, anche se il vero nodo da sciogliere è che per il diritto civile gli animali sono ancora dei beni mobili, mentre nel diritto penale il bene tutelato non è l’animale, ma il sentimento delle persone verso gli animali. Inoltre le norme penali in vigore non si applicano in parte o del tutto per allevamenti, trasporti, macellazione, circhi, zoo, caccia e manifestazioni storico-culturali. Praticamente parliamo dell’80% degli animali per i quali il trattamento crudele è del tutto legale. Soprattutto gli allevamenti intensivi dovrebbero avere norme più stringenti per risparmiare agli animali le enormi sofferenze a cui sono attualmente sottoposti. È scandaloso che l’Italia sia l’unico Paese al mondo ad aver vietato le sperimentazioni sulla carne coltivata. Un prodotto che potrebbe essere la salvezza per milioni di animali. Anche a livello europeo serve maggiore impegno. La Commissione europea aveva annunciato un’ambiziosa proposta di riforma dell’attuale legislazione sul benessere degli animali in Europa entro la fine del 2023. Tuttavia, ad oggi, la proposta non è ancora stata presentata. E nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione europea, la Presidente Von Der Leyen non ne ha fatto alcuna menzione. C’è quindi ancora molto da fare sul benessere degli animali soprattutto in un’Europa che si immagina come modello di civiltà e di rispetto di ogni esistenza.”