Giornata internazionale dei mancini: i pregi (e qualche problema pratico) di chi usa la sinistra
Il 13 agosto è la Giornata internazionale dei mancini. Spesso sono costretti ad affrontare più di un problema pratico, in un mondo pensato per destrimani. Ma per la scienza hanno una marcia in più.
Alzi la mano chi è mancino. La sinistra, ovvio. Il 13 agosto, infatti, è la Giornata internazionale dei mancini, istituita nel 1992 grazie al Left Handers Club. Si tratta di un’associazione inglese che da anni si impegna a diffondere la conoscenza del mancinismo cercando anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi quotidiani che, chi usa prevalentemente la parte sinistra del corpo, affronta in un mondo progettato per i destrimani.
TUTTO IN TESTA. Cos’è il mancinismo? È legato all’asimmetria del cervello umano. La distribuzione delle funzioni tra emisfero destro ed emisfero sinistro è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio, della memoria a lungo termine e della creatività. Nei destrimani tutto ciò che è legato al linguaggio ha sede nell’emisfero sinistro mentre nella maggioranza dei mancini queste funzioni sono distribuite in entrambi gli emisferi, prevalentemente nella parte destra. In pratica, il mancino usa prevalentemente l’emisfero destro del cervello in alcune attività (esiste una corrispondenza incrociata tra la parte del corpo regolata e quella del cervello che la regola). E oltre a usare di più la mano sinistra, usa di più occhio e orecchio sinistri.
Dal punto di vista pratico i mancini hanno ancora una vita complicata – oggetti come forbici e apriscatole, per esempio, continuano prevalentemente a essere pensati per destrimani, i mouse sono posizionati puntualmente alla destra del computer ecc., in compenso, secondo alcuni avrebbero una marcia in più dal punto di vista neurologico.
I mancini usano prevalentemente l’emisfero destro del cervello in alcune attività. © shutterstock
PIÙ MEMORIA. I mancini sono più creativi e intelligenti. Per esempio, risolvono più facilmente complessi problemi di matematica. Inoltre, secondo una ricerca dell’Università di Toledo, nell’Ohio, Usa, hanno una memoria episodica (quella che trasforma eventi della vita quotidiana in ricordi a lungo temine) più sviluppata. E questa capacità risulta maggiore anche nei loro parenti. E ancora: sono i migliori in alcuni sport come il tennis, il ping pong, il pugilato, la scherma.
Insomma, per i mancini – sono circa il 10% della popolazione mondiale – i motivi per festeggiare sono tanti. Anche perché la lista di coloro che si sono distinti nelle arti, nelle scienze, nello sport e nella politica è lunga. Qualche esempio? Marie Curie, Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Van Gogh, Jimi Hendrix. E ancora: Valentino Rossi, Gigi Riva, Barack Obama, Bill Gates, John McEnroe.
Fonte: focus.it