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Giochi Mediterraneo: Malagò, svolta decisiva; via a bandi gara

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“Felice della svolta decisiva per Taranto2026: possono partire i bandi di gara finalizzati alla realizzazione delle opere più importanti in vista dei Giochi del Mediterraneo. Diciotto mesi per 40 interventi in 21 comuni pugliesi, attraverso l’utilizzo di risorse stanziate dal Governo, destinate a dare forma all’evento e a consegnare alla RegionePuglia una straordinaria legacy”. Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagó. “Il Coni, come socio fondatore e garante sportivo con la comunità internazionale – prosegue Malagò -, è al fianco del commissario straordinario Massimo Ferrarese e del comitato organizzatore per vincere insieme le prossime sfide e vivere un’indimenticabile edizione dei Giochi”. Malagò è intervenuto dopo che la Corte dei Conti ha registrato oggi il decreto dei ministri Raffaele Fitto, Andrea Abodi e Giancarlo Giorgetti relativo al finanziamento per 106,931 milioni di euro del secondo masterplan delle opere dei Giochi del Mediterraneo. Evento, questo, che nel 2026 richiamerà 4.500 atleti di varie discipline sportive e avrà come luogo principale Taranto con altre manifestazioni a Brindisi, Lecce e in comuni del Tarantino, Barese e Brindisino. La registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti è stata comunicata in mattinata dai ministri Fitto e Abodi al commissario di Governo dei Giochi, Massimo Ferrarese. Già nella prossima settimana il commissario lancerà i bandi di gara relativo all’appalto delle prime, grandi opere. Si tratta della ristrutturazione dello stadio Iacovone di Taranto per 59,750 milioni di euro, della costruzione dello stadio del nuoto sempre a Taranto (due piscine olimpioniche da 50 metri) per 41 milioni e infine della ristrutturazione del PalaRicciardi a Taranto (impianto polivalente) per altri 23,800 milioni. Complessivamente partono le gare per impianti pari a oltre 120 milioni. Le opere in questione sono state finanziate tra primo e secondo masterplan. I progetti dello stadio Iacovone e del PalaRicciardi sono stati redatti, su mandato del commissario, dalla società pubblica Sport e Salute, che adesso si occuperà anche della gara, mentre quello dello stadio del nuoto è stato predisposto da uno studio di progettazione di Prato, che ha vinto un concorso internazionale di idee, mentre un’altra società pubblica, Invitalia, si occuperà della gara. I tre progetti sono stati approvati nelle rispettive conferenze dei servizi e verificati. Per lo Iacovone, partirà prima, come esecuzione. lo stralcio da 3 milioni relativamente alla demolizione dell’anello inferiore, che è inagibile, della struttura sportiva, e in seguito la parte più complessa. Con la ristrutturazione, lo Iacovone avrà 21mila spettatori. La tempistica fissata dal commissario Ferrarese prevede, una volta lanciati i bandi di gara, che le imprese facciano le loro offerte. Dovrebbero avere 30 giorni di tempo a disposizione. Nella valutazione delle offerte, si terrà conto di quella economicamente più vantaggiosa. Essendo appalti integrati, le imprese vincitrici dovranno poi redigere i progetti esecutivi. Sintetizzando i numeri, il commissario Ferrarese ha dichiarato che per i Giochi del Mediterraneo il Governo, tra 2022 e 2023, ha assegnato 275 milioni di finanziamento complessivo distribuiti in 21 Comuni per realizzare 40 opere, 40 interventi. “Sono interventi importanti – osserva Ferrarese -. Il più importante è quello dello stadio Iacovone di Taranto, 60 milioni di euro. Ma a Taranto ci sono anche le piscine olimpiche e il PalaRicciardi. A Taranto ci sono investimenti per circa 160 milioni, Taranto è la capitale dei Giochi. Nella provincia di Taranto in tutto si arriva a 205 milioni. Gli altri 70 milioni sono nelle altre provincie”. Il primo masterplan per 167 milioni di opere ha ottenuto il decreto interministeriale e la successiva approvazione della Corte dei Conti nei mesi scorsi. (AGI)