I sindaci di Hiroshima e Nagasaki hanno invitato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a recarsi in visita quest’anno per l’80° anniversario dei bombardamenti atomici della Seconda Guerra Mondiale, hanno dichiarato mercoledì i funzionari. In una lettera congiunta a Trump, i sindaci lo esortano a venire ad “ascoltare di persona le testimonianze degli hibakusha (sopravvissuti alla bomba), a prendere a cuore il loro fervido desiderio di pace e ad approfondire la sua comprensione della disumanità delle armi nucleari”.
“È nostra sincera speranza che Lei si distacchi dal concetto di dipendenza dal nucleare e assuma una forte leadership nell’abolizione delle armi nucleari e nella realizzazione di una pace mondiale duratura”, si legge nella lettera del 28 gennaio. Gli Stati Uniti hanno sganciato una bomba atomica su due città giapponesi il 6 e il 9 agosto 1945, le uniche volte in cui le armi nucleari sono state utilizzate in guerra. Giorni dopo il Giappone si arrese.
Circa 140.000 persone morirono a Hiroshima e circa 74.000 a Nagasaki, tra cui molti sopravvissuti alle esplosioni ma morti in seguito per esposizione alle radiazioni. Washington non ha mai chiesto scusa per i bombardamenti.Nel 2010 l’ambasciatore statunitense John Roos è stato il primo rappresentante degli Stati Uniti a partecipare alla commemorazione annuale di Hiroshima e due anni dopo si è recato all’evento di Nagasaki. Barack Obama è stato il primo presidente americano in carica a recarsi a Hiroshima nel 2016, seguito da Joe Biden nel 2023.
Trump non ha fatto il viaggio durante il suo primo mandato, nonostante i due sindaci lo avessero invitato, secondo i media giapponesi. L’anno scorso, il sindaco di Nagasaki Shiro Suzuki ha scatenato un polverone non invitando l’ambasciatore di Israele alla cerimonia.
Suzuki ha insistito che la decisione non era “politica”, ma per evitare possibili proteste legate al conflitto di Gaza. Gli ambasciatori di Stati Uniti, Israele, Gran Bretagna e altri hanno snobbato la cerimonia in segno di protesta e hanno invece partecipato a un evento commemorativo più piccolo a Tokyo. Il Premio Nobel per la Pace dell’anno scorso è stato assegnato a Nihon Hidankyo, un movimento di base di sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki che spinge per la messa al bando delle armi nucleari. (AGI)