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Giappone: americani accusati aver aiutato fuga Ghosn alla sbarra

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AGI – Al via davanti a un tribunale di Tokyo il processo ai due americani, padre e figlio, accusati di avere aiutato la rocambolesca fuga dal Giappone nel 2019 dell’ex presidente di Renault-Nissan, Carlos Ghosn.

Il processo a Michael Taylor e suo figlio Peter, presunti complici Ghosn, promette di fornire dettagli succosi su una delle fughe più clamorose della storia recente. 

Michael Taylor, 60 anni, ex membro delle forze speciali americane convertitosi alla sicurezza privata, e suo figlio Peter Taylor, 28 anni, sono stati arrestati nel maggio 2020 vicino a Boston dalle autorità americane, in base a mandati di cattura emessi dal Giappone: hanno tentato ogni espediente per non farsi estradare in Giappone, ma nel marzo scorso sono stati consegnati. Rischiano fino a tre anni di carcere.     

Arrestato nel 2018, Ghosn era libero su cauzione in attesa di  processo perchè accusato irregolarità finanziarie (accuse che peraltro lui nega) quando riuscì a eludere la sorveglianza delle autorità giapponesi e a imbarcarsi su un aereo privato destinazione Libano, Paese che non ha un trattato di estradizione con il Giappone.

Secondo la stampa nipponica, Peter ricevette da Ghosn l’equivalente di 1,3 milioni di dollari ma i due sostengono di aver speso praticamente tutti i soldi per organizzare la fuga -c’era il costo stellare per esempio dell’aereo noleggiato- e di non aver ricevuto neppure un dollaro per l’aiuto prestato. 

Source: agi


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