AGI – Il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, ha invitato i Paesi del G20 a intraprendere azioni urgenti per combattere l’inflazione, avvertendo che le prospettive economiche globali “eccezionalmente incerte” potrebbero peggiorare se i prezzi dovessero continuare a crescere. Il numero uno del Fondo ha anche sottolineato come le interruzioni delle attività economiche legate alla pandemia e le nuove strozzature della catena di approvvigionamento abbiano continuato a pesare sull’economia. La pressione sui Paesi fortemente indebitati sta aumentando e la situazione del debito si sta “deteriorando rapidamente”, ha osservato Georgieva.
“I Paesi devono fare tutto il possibile per ridurre l’inflazione. In caso contrario, si rischia di mettere a repentaglio la ripresa e di danneggiare ulteriormente il tenore di vita delle persone vulnerabili”, ha spiegato Georgieva.
“La buona notizia – ha spiegato il numero uno del Fondo – è che le banche centrali si stanno muovendo. La politica monetaria è sempre più sincronizzata: più di tre quarti delle banche centrali hanno aumentato i tassi di interesse. L’indipendenza delle banche centrali è fondamentale per il successo di queste azioni politiche, cosi’ come una comunicazione chiara e un approccio basato sui dati”.
In secondo luogo, ha proseguito, “la politica di bilancio deve aiutare – e non ostacolare – gli sforzi delle banche centrali per contenere l’inflazione. Si tratta di un compito complesso. Con il rallentamento della crescita, alcune persone avranno bisogno di più sostegno, non di meno. La politica fiscale deve quindi ridurre il debito, fornendo al contempo misure mirate per sostenere le famiglie vulnerabili che si trovano ad affrontare nuovi shock, soprattutto a causa dei prezzi elevati dell’energia o dei generi alimentari”.
In terzo luogo, ha evidenziato Georgieva, “un nuovo impulso alla cooperazione globale sarà fondamentale per affrontare le molteplici crisi che il mondo sta affrontando. Abbiamo bisogno della leadership del G20 soprattutto per affrontare i rischi legati all’insicurezza alimentare e al debito elevato”. A questo proposito, ha osservato, “accolgo con favore l’attenzione rivolta alle questioni di sicurezza alimentare durante questi incontri. Insicurezza alimentare significa fame per milioni di persone”.
Il numero uno del Fondo ha ringraziato i Paesi del G20 “che hanno gia’ promesso di destinare al Fondo fiduciario per la riduzione della poverta’ e la crescita del Fmi” quasi 10,5 miliardi di dollari, circa tre quarti del fabbisogno. “Sono fiduciosa che ulteriori impegni verranno presto assunti”, ha detto Georgieva. Infine, ha concluso il numero uno del Fondo, non possiamo perdere di vista la crisi più urgente di tutte: il cambiamento climatico”.
“L’aumento delle risorse finanziarie per la transizione climatica e i chiari segnali politici dei governi nazionali per la decarbonizzazione delle loro economie sono fondamentali. Con l’abbassamento dei prezzi dell’energia, i Paesi hanno l’opportunita’ di accelerare la fissazione dei prezzi del carbonio o misure equivalenti. L’Fmi continuerà a sostenere il G20 su queste e altre priorita’. Attendo con ansia il nostro prossimo incontro di ottobre”.