La polizia georgiana ha utilizzato gas lacrimogeni e idranti per cercare di disperdere i manifestanti che hanno protestato fino alle prime ore dell’alba contro la decisione del governo di rinviare i negoziati per l’adesione all’Unione Europea fino al 2028.
Un mese dopo le elezioni legislative vinte dal partito al governo Sogno Georgiano e denunciate dall’opposizione come viziate da irregolarità, migliaia di persone si sono radunate a Tbilisi e in altre città della Georgia. Nella capitale, i manifestanti hanno sventolato le bandiere dell’Unione Europea e della Georgia e hanno bloccato il traffico davanti al Parlamento e alla sede del partito Sogno Georgiano, che accusano di deriva autoritaria filo-russa. Poco dopo mezzanotte, la polizia in tenuta antisommossa ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti. Agenti hanno poi sparato proiettili di gomma e hanno picchiato manifestanti e giornalisti presenti, riporta la AFP. I manifestanti hanno eretto barricate che hanno dato alle fiamme.
Le proteste in Georgia continuano fin dalla contestata vittoria di Sogno Georgiano alle elezioni legislative di fine ottobre. L’opposizione boicotta il nuovo Parlamento e le manifestazioni continuano. (AGI)