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Gb: Parlamento vota legge migranti, rimpatri Rwanda in 3 mesi

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Il premier Rishi Sunak tira dritto sulla nuova politica di asilo e immigrazione, in barba al parere negativo della Corte suprema che ha valutato il progetto di legge come “illegittimo”. Il controverso disegno di legge sulla sicurezza, che prevede il rimpatrio verso il Rwanda dei migranti giunti illegalmente in Gran Bretagna, sarà sottoposto oggi stesso al voto del Parlamento. Come spiegato dallo stesso premier conservatore, “è una legislazione fondamentale. Non rappresenta solo un cambiamento radicale nel modo in cui lo facciamo, ma in realtà un cambiamento fondamentale nell’equazione globale su come affrontare l’immigrazione clandestina”. Dopo mesi di accesi dibattiti e di complessi passaggi istituzionali, il governo ambisce a completare il suo passaggio in Parlamento al più presto. “Niente più prevaricazione, niente più ritardi. Votando oggi questo disegno di legge in Parlamento, possiamo inviare collettivamente un messaggio molto chiaro: se vieni qui illegalmente, non potrai restare”, ha sottolineato Sunak. L’adozione del provvedimento legislativo viene inoltre presentata come una prova del fatto che il Rwanda sia “un paese sicuro”, rimuovendo quindi ogni dubbio anche nell’opinione pubblica. Dopo l’intervento televisivo al Paese, in una conferenza stampa con i giornalisti a Downing Street, Sunak ha assicurato che gli aerei “sono pronti”, l’organizzazione è già predisposta, quindi i primi voli decolleranno “entro 10-12 settimane” al più tardi. In risposta alle critiche delle opposizioni e a quelle di organismi internazionali e attivisti dei diritti umani, il premier Tory si è mostrato più deciso che mai sull’attuazione del piano varato dal suo esecutivo, incentrato sul trasferimento a scopo dissuasivo nel Paese africano dei Grandi Laghi quote di richiedenti asilo giunti illegalmente nel Regno Unito. “Non ci sono se e non ci sono ma”, sarà attuato “succeda quel che succeda. Nessun tribunale internazionale ci fermerà”, ha dichiarato Sunak. Trattative politiche sono tutt’ora in corso per cercare di introdurre alcune concessioni nel progetto di legge, in particolare una misura che esenterebbe gli interpreti afghani e altri che hanno lavorato per le forze britanniche all’estero dalla minaccia di deportazione in Rwanda. Un piano costoso – un importo graduale tra 69 mila e 173 mila euro da pagare a Kigali per ogni migrante deportato, in base al numero totale – la cui attuazione era inizialmente prevista per l’estate 2022, ma è slittata per motivi legali. Secondo dati ufficiali, dal 2018 più di 100 mila persone sono arrivate illegalmente nel Regno Unito. Negli ultimi mesi i flussi si sono ridotti, con 28 mila arrivi registrati tra gennaio e novembre 2023, in base alle ultime statistiche disponibili. Nel 2022 in tutto 45 mila migranti avevano raggiunto il Paese su piccole imbarcazioni, in provenienza dal nord della Francia. (AGI)
VQV/RED