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Il prezzo del gas naturale in Europa si attesta sotto ai 37 euro per megawattora, mentre i mercati valutano i possibili rischi di approvvigionamento in vista dell’inizio dell’inverno, caratterizzato da una maggiore domanda stagionale. All’hub di riferimento Ttf, i future sul contratto di ottobre passano di mano a 36,34 euro per megawattora, in rialzo dell’1,29% ma al di sotto del massimo di due settimane di 39,4 euro toccato il 31 agosto.
Il governo turco ha firmato un accordo decennale sul Gnl con Shell, con l’opzione di reindirizzare le spedizioni verso l’Europa, in linea con l’obiettivo di Ankara di diventare un attore più importante nei mercati del gas dell’Ue e dell’Asia e di espandere la ricostruzione delle catene di approvvigionamento in Europa dopo gli shock causati dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Questo ha aggiunto una certa sicurezza, dato che lo stoccaggio di gas in Europa è a circa il 92% della capacità, superando l’obiettivo di novembre dell’Ue di oltre due mesi di capacità. Nonostante le misure per aumentare l’offerta, l’incertezza sulla produzione dei principali produttori ha mantenuto i prezzi saldamente al rialzo dalla fine del secondo trimestre. La recente manutenzione ha ridotto le nomine di gas norvegese di 10 milioni di metri cubi al giorno, colpendo i principali gasdotti come Franpipe, Emden e Dornum. (AGI)
