Type to search

G7: leader a Putin, Mosca fermi la guerra e paghi i danni

Share

Un “segnale a Putin”, secondo il G7 è anche il prestito di circa 50 miliardi di dollari a Kiev che sarà finanziato facendo ricorso agli asset russi congelati. Tuttavia, malgrado il via libera politico raggiunto ieri, i dettagli dell’accordo sono ancora da definire. Da quanto emerge, il denaro iniziale per il prestito arriverà dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e da altri paesi del G7, ma i dettagli su quanto ciascuno contribuirà al prestito sono ancora in fase di definizione. L’idea è quella di utilizzare come base per il prestito i circa 300 miliardi di dollari di asset russi congelati dai paesi occidentali dopo l’invasione dell’Ucraina del febbraio 2024. Il denaro verrà ripagato nel tempo con i profitti ricavati dalle attività russe, due terzi dei quali si trovano in Europa. Il prestito andrà all’Ucraina in varie tranche, entro la fine dell’anno e dovrebbe essere destinato a tre scopi principali: sostegno militare, copertura del deficit di bilancio del paese e aiuti per la ricostruzione delle infrastrutture. Le modalità di erogazione dei prestiti e attraverso quali agenzie dovrà definito nelle prossime settimane.
Il lungo documento finale del vertice, lancia anche un monito alla Cina e chiede a Pechino di fermare il suo aiuto alla Russia. Poi dedica un lungo passaggio al conflitto a Gaza, confermando l’appoggio del G7 al piano Biden sul cessate il fuoco e la richiesta a Israele di fermare l’operazione a Rafah. Quanto all’Intelligenza artificiale, uno dei temi considerati centrali dalla presidenza italiana, i leader si impegnano a ”promuovere una intelligenza artificiale sicura, protetta e affidabile” attraverso un “approccio inclusivo”. Infine, i Sette ribadiscono il sostegno al patto del G20 con l’Africa e “saluta con favore” il Piano Mattei per l’Africa lanciato dall’Italia. Mosca fermi la guerra di aggressione all’Ucraina e paghi i danni del conflitto. All’indomani dell’accordo sull’uso degli asset russi per finanziare gli aiuti a Kiev, il G7 ribadisce la sua posizione e conferma che il sostegno del blocco occidentale a Kiev andrà avanti “fino a che sarà necessario”. I Sette confermano il pieno “sostegno militare, di bilancio, umanitario e per la ricostruzione all’Ucraina e al suo popolo”, chiedono alla Russia di “porre fine alla sua guerra illegale di aggressione” e il pagamento “per i danni che ha causato all’Ucraina, che secondo la Banca Mondiale superano ormai i 486 miliardi di dollari”.
Il congelamento dei capitali russi in Occidente e’ “un furto” che non rimarra’ senza risposta, replica il leader del Cremlino, Vladimir Putin che mette sul tavolo una proposta, giudicata irricevibile dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui la Russia è pronta a un cessate il fuoco e all’avvio di negoziati se le truppe ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e se Kiev si impegnerà esplicitamente a non aderire alla Nato. “Tutta una farsa”, è la risposta di Zelensky.
E’ lo stesso messaggio che arriva dai leader, che con l’adozione del documento conclusivo chiedono “una pace complessiva, sostenibile e giusta nel rispetto del diritto internazionale” e confermano il supporto a Kiev ‘finché sarà necessario’. Il documento rimanda alla carta delle Nazioni Unite e si riafferma il “principio dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, mettendo un muro alle proposte del Cremlino. (AGI)