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FS: riparte la stagione dei treni storici in Sicilia

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“Questa iniziativa ormai consolidata e premiata dal consenso del pubblico – afferma il presidente Renato Schifani – ha l’obiettivo di valorizzare itinerari sulle linee ferroviarie più panoramiche della Sicilia e dà l’opportunità di conoscere il nostro ricchissimo territorio da prospettive sempre diverse. Anche attraverso manifestazioni come questa vogliamo ampliare un’offerta turistica attrattiva, che punti a una maggiore destagionalizzazione dei flussi”. “I treni storici rappresentano un modo concreto di coniugare forme diverse di turismo – aggiunge l’assessore Elvira Amata – rafforzando sempre più quella visione di un’offerta il più possibile integrata, funzionale e attenta alle aspettative del viaggiatore. I numeri del periodo settembre-dicembre 2023 danno un’indicazione dell’efficacia di iniziative come questa per promuovere la destagionalizzazione. In questi mesi presi in analisi, infatti, abbiamo registrato un incremento di presenze turistiche del 12% in Sicilia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, percentuale che supera il 21% se si analizzano solo le presenze di stranieri, che ad Agrigento rappresentano addirittura l’85,4 per cento”. “Prosegue anche quest’anno il nostro impegno nel contribuire a destagionalizzare i flussi turistici in Sicilia – ha detto il direttore generale della Fondazione FS e amministratore delegato di FS Treni turistici italiani, Luigi Cantamessa – con un ricco programma di treni storici che interesserà le più belle località dell’Isola, anche le meno conosciute. Abbiamo portato in Sicilia le mitiche carrozze “a terrazzini” degli anni ’30, una presenza costante nell’Isola negli anni ’50 del secolo scorso e che oggi riproponiamo in chiave turistica per far rivivere la meraviglia di un autentico viaggio indietro nel tempo. Dagli iconici terrazzini e dai finestrini di queste antiche vetture l’esperienza di viaggio sarà ancora più autentica, consentendo ai turisti di godere appieno degli odori e dei colori di questa splendida terra. Per gli amanti delle bici non mancherà la vettura bagagliaio con apposita rastrelliera che permette il trasporto di ben 50 biciclette. Le premesse per superare il successo della stagione precedente, dove abbiamo praticamente registrato il sold out a bordo della maggior parte delle circolazioni, ci sono tutte grazie all’investimento della Regione siciliana”. Per il sesto anno tornano in Sicilia i treni storici della Fondazione delle Ferrovie dello Stato. Il 2024 sarà caratterizzato da un ricco programma che fino al prossimo dicembre permetterà di raggiungere in treno d’epoca le località più belle dell’Isola e, al contempo, di destagionalizzare i flussi turistici. L’iniziativa è promossa dall’assessorato regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo, in collaborazione con Fondazione FS e FS Treni turistici italiani. Il calendario è stato presentato alla stampa questa mattina a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dall’assessore al Turismo, Elvira Amata, e dal direttore generale della Fondazione FS e amministratore delegato di FS Treni turistici italiani, Luigi Cantamessa. Dal 2018 sono oltre 20 mila i turisti che hanno utilizzato i treni storici per visitare borghi, parchi archeologici e luoghi d’arte in Sicilia, 7400 solo nel 2023. Il programma dei treni storici 2024 in Sicilia prevede 33 appuntamenti e partirà sabato 14 settembre per concludersi domenica 8 dicembre. Tra le destinazioni previste Agrigento e il Parco archeologico della Valle dei Templi, Santo Stefano di Camastra e Caltagirone con dei tour alla scoperta delle ceramiche, Siracusa e il centro storico dell’antica Ortigia, Castelvetrano e il maestoso Parco archeologico di Selinunte, la barocca Modica in occasione dell’annuale festa del cioccolato, con partenza da Palermo, Messina e Catania. Come nelle passate edizioni, prevista la collaborazione con la Ferrovia Circumetnea per raggiungere da Giarre il centro di Bronte, con trasbordo dal treno storico alle automotrici Fce. La manifestazione è finanziata con circa 500 mila euro di fondi extraregionali del Programma operativo complementare (Poc) 2014-2020. (AGI)