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Francia: Barnier, “Situazione molto grave. Non faremo miracoli”

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La situazione della Francia è “molto grave”, pertanto non bisogna aumentare né il “debito finanziario” né il “debito ecologico”, né bisogna aspettarsi miracoli dal suo governo, ma piuttosto “progressi”. Lo ha detto in conferenza stampa il neo primo ministro Michel Barnier, al termine della sua prima visita ufficiale da capo dell’esecutivo svolta all’ospedale Necker di Parigi.
Pur non volendo esplicitare la sua linea politica, ha annunciato che presenterà il suo primo discorso al Parlamento “all’inizio di ottobre”. Barnier ha poi ribadito il messaggio che aveva già dato al suo insediamento giovedì: “La situazione è molto grave”. “Non voglio aumentare il debito finanziario delle nostre generazioni future o il debito ecologico” e questo significa che “si possono fare progressi nell’efficienza della spesa pubblica e questo è ciò che cerco per preservare i servizi pubblici”. Il primo ministro ha prospettato che “non faremo miracoli” e che bisogna diffidare di chi li promette, ma allo stesso tempo ha sottolineato che “si possono fare progressi” ed è questo che intende realizzare.
Alla domanda sull’affermazione del presidente del Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, secondo cui è un primo ministro sotto sorveglianza e che ora non si può fare nulla senza il partito di estrema destra, ha reagito affermando che “sono sotto la sorveglianza di tutti i francesi. Il governo è sotto la sorveglianza democratica di tutti i francesi e di tutti i gruppi politici composti da deputati che rappresentano il popolo nella sua diversità”. In merito alle manifestazioni organizzate ieri da una parte della sinistra contro la sua nomina, considerata illegittima, sostenendo che era sua responsabilità formare il governo in quanto primo blocco all’Assemblea Nazionale (con 193 deputati su 577), Barnier ha evitato di entrare nel merito della questione, sostenendo che non intende “perdere tempo in polemiche”. Secondo la Prefettura di Parigi, nella capitale i partecipanti al corteo sono 26 mila, mentre per gli organizzatori sono 160 mila, 300 mila in tutta la Francia.
Nonostante l’opposizione frontale del Nuovo Fronte Popolare (Nfp) che presenterà una mozione di censura contro di lui non appena inizierà la sessione parlamentare, ha assicurato che nelle sue consultazioni per la formazione del governo è in contatto anche con persone di sinistra, ma non ha voluto fare nomi.
Infine Barnier ha concluso dicendo di voler ascoltare e consultare tutti i gruppi politici “e quindi anche coloro che hanno espresso una forma di opposizione automatica e preventiva, prima ancora di sapere chi sarà ministro e cosa farà il governo”.
Una delle prime sfide che il futuro governo dovrà affrontare è quella di redigere i bilanci per il 2025, in un contesto finanziario particolarmente teso: il deficit pubblico è cresciuto l’anno scorso al 5,5% del prodotto interno lordo (Pil); un trend che continuerà quest’anno e il prossimo, quando potrebbe raggiungere il 6%.(AGI)

VQV