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Francia: Attali, “Ingovernabile, Melenchon mai primo ministro”

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In realtà l’Assemblea che nascerà dal voto sarà espressione, secondo l’economista, “di un sentimento diffuso e cioè che i francesi non vogliono un governo fascista, che la Francia è oggi piuttosto di centro sinistra ma che rifiuta sia il programma di sinistra che il programma di destra. In effetti la sola maggioranza che avrebbe senso sarebbe quella con una parte della sinistra e con il centro, ma la sinistra è unita e non vedo come qualcuno possa de-solidarizzare dall’estrema sinistra dopo aver dato vita al Nouveau Front Populaire». La possibilità di un governo di coalizione? Per Attali a oggi non è possibile. “È una situazione molto difficile, sono accordi che richiedono del tempo e sono contrari alla tradizione politica francese. Nel frattempo il paese dovrà essere governato da un esecutivo per gli affari correnti. Quello di adesso, oppure un governo tecnico che però non è una buona soluzione». E Melenchon? «Mélenchon – ha spiegato Attali – rappresenta solo se stesso, continua a ripetere che la sinistra ha vinto, ma è falso, tanto più perché come dicevo molti hanno votato la sinistra soltanto per escludere dal governo il Rassemblement National non per sostenere il programma della sinistra. Monsieur Mélenchon non sarà mai primo ministro e il programma della sinistra come è stato definito dal Nouveau Front Populaire non sarà mai realizzato”. “Melenchon sogna, non sarà mai primo ministro». Parola di Jacques Attali, economista, storico, saggista e uno dei consiglieri più fidati di Francois Mitterrand all’Eliseo. «Sono contento perché è stato evitato il pericolo fascista – ha detto Attali in un’intervista a La Stampa – ma la Francia si trova in una situazione ingovernabile. Perché nessun partito ha la maggioranza, molti deputati sono stati eletti non per il loro programma ma per fare blocco contro il candidato fascista. E inoltre molti candidati di sinistra sono stati eletti con i voti di destra così come molti deputati di destra sono stati eletti con i voti di sinistra». Sorpreso dal risultato? “Relativamente, perché da qualche giorno, da quando si è formata un’alleanza antifascista molto chiara tra la quasi totalità dei partiti di sinistra, tenuto contro del sistema elettorale francese, era chiaro che il Rassemblement non poteva vincere. Ed è la conferma di un’alleanza antifascista che esiste da sempre in Francia, il risultato di un’elezione con il proporzionale non si poteva riprodurre nelle legislative che si fanno con il maggioritario a ballottaggio». (AGI)