“Apprezzo moltissimo il lavoro di Conte, come ha guidato il governo in uno dei passaggi più difficili della storia della Repubblica e come cerca sempre il punto di equilibrio in una coalizione inevitabilmente complicata, perché nata tra avversari alle elezioni”. Quindi, “mai pensato” a sostituirlo in corsa. E’ quanto dichiara il ministro per i Beni culturali e capo delegazione dem al governo Dario Franceschini in un’intervista a la Repubblica.
Secondo il ministro del Collegio Romano, pertanto, per i dem allo stato attuale e “in questa legislatura non esistono né un altro premier né un’altra maggioranza” e quindi “ogni nostra parola, anche quando appare critica, è per migliorare l’azione del governo, non per indebolirla”. Tanto che anche il segretario Nicola Zingaretti, secondo Franceschini, ha detto “con chiarezza che intende rafforzare l’azione di governo nel suo ruolo di segretario e di presidente di Regione”.
Il punto per il capodelegazione Pd a Palazzo Chigi è semmai un altro: “Il controsenso politico – dice Franceschini – è che una squadra che sta governando l’Italia poi si presenti divisa alle elezioni regionali. Chi puo’ capire il perche’?”, si chiede.
“Non insieme contro la destra ma gli uni contro gli altri”, quindi divisi. “Politica e semplice buonsenso dicono che è un errore gravissimo e – secondo Franceschini – in questa direzione vanno le parole di Zingaretti e Conte su cui sarebbe utile un supplemento di riflessione di 5 Stelle e Italia viva” è l’invito del ministro per l’unita’ politica ed elettorale.
Vedi: Franceschini: "La maggioranza non si tocca, Conte lavora bene"
Fonte: politica agi