Roma 3/03/16 – “Lo Stato sta permettendo alle banche di espropriare gli immobili agli italiani senza alcuna tutela, ai danni dei cittadini che rischieranno di diventare vittime ‘inconsapevolmente’ della criminalità organizzata”. – dichiara allarmata Franca Decandia, coordinatrice nazionale di Confedercontribuenti e presidente nazionale A.N.V.U (Associazione Italiana Vittime Usura).
La Decandia, conosciuta per la sua battaglia contro l’usura, visto che lei stessa, in prima persona, è stata vittima di usura ed estorsione, si dice amareggiata e preoccupata e lancia un forte appello alle istituzioni.
“Una norma di recepimento della direttiva dell’Unione Europea 17 del 2014 Mortgage Credit Direttive, – dichiara Franca Decandia – che se venisse approvata mieterebbe molte vittime. Tanta gente, pur di non farsi portar via le case dopo aver pagato un mutuo per tanti anni, si rivolgerà agli usurai criminali per coprire i debiti e inconsapevolmente cadranno vittime di un tunnel senza fine. Voglio che gli italiani si sveglino e capiscano la gravità di questa ‘Follia’, del Governo. Mi auguro – continua la Decandia – che il Parlamento possa comprendere la gravità di quello che farà approvando la norma, altrimenti mi viene da pensare che non ha interesse a tutelare gli italiani”.
Franca Decandia, Coordinatrice Nazionale è una delle promotrici, assieme all’ufficio di presidenza della Confedercontribuenti che ha lanciato una raccolta firme per fermare questa Norma che tende ad espropriare gli immobili degli italiani.
“Lo griderò fin quando non avrò più voce, perché l’ho subito in prima persona, mi son vista portare via le mie case, frutto di sacrifici, a causa di banche non comprensive e insensibili. Proprio per questo motivo ho paura che questa legge passi, perché so cosa vuol dire cadere in situazioni dove tornare indietro è difficile e andare avanti doloroso. Firmate gente, firmate la petizione – conclude Franca Decandia – la troverete online nel sito di Confedercontribuenti, nei Social Network. Io sarò lì ad urlare contro questa ingiustizia”.