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Food: cavatiello Palomonte entra nella lista prodotti tradizione

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È rigorosamente incavato a mano con un dito,fatto con farina di grano e, poi, condito con olio extravergine di oliva, pomodoro passato e formaggio. Il tutto proveniente dalle aziende agricole e zootecniche del posto. Si tratta del ‘cavatiello di Palomonte’, speciale piatto di pasta che ha ottenuto,dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale (Pat), nel cui elenco figurano cibi che rappresentano l’espressione del patrimonio culturale italiano. Detto anche ‘di Ze’ Nunziata’, il cavatiello rientra, adesso, nell’elenco pubblicato dalla Regione Campania che conta ben nove nuovi prodotti.
A stabilire l’ingresso del cavatiello di Palomonte nell’elenco dei Pat è il decreto dell’11 marzo scorso del ministro Francesco Lollobrigida.
Per l’assessore all’Agricoltura e all’Ambiente del Comune di Palomonte, Salvatore Giordano, si tratta di “un risultato storico per Palomonte e la Valle del Sele e che premia agricoltura e tradizione”. Il riconoscimento “rientra nel progetto di valorizzazione dell’identità del patrimonio culturale di Palomonte – spiega – dove, in ogni famiglia, viene tramandata da generazioni la ricetta sulla modalità di preparazione e condimento del cavatiello fatto a mano dalle massaie e cucinato con olio extravergine di oliva, farina di grano, pomodoro e formaggio”. L’assessore guarda, inoltre, alle ricadute turistiche perché, con il riconoscimento, il cavatiello diventa “anche fattore di attrazione turistico-ricettiva poiché i visitatori raggiungeranno il nostro territorio per assaporare un piatto tipico della nostra tradizione, favorendo lo sviluppo del settore agroalimentare e agroturistico locale con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e al marketing territoriale attraverso la promozione di Palomonte quale paese con destinazione gastronomica”. (AGI)
SA2/LIL