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Fisco: Confedercontribuenti, una scusa la mancanza di coperture economiche. Subito la Rottamazione Quinquies

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comunicato stampa.

Finocchiaro, il governo lavori anche sulla riforma del Fisco e il rilancio
dell’economia

Roma, 17 febbraio 2025 – “Basta scuse, il governo lanci subito la Rottamazione
Quinquies”. E’ la richiesta di Confedercontribuenti, entrando nel dibattito sulla Pace
Fiscale che sta dividendo la maggioranza. “La mancanza delle coperture economiche è
solamente una scusa – spiega Carmelo Finocchiaro, Presidente della Confederazione
Nazionale delle Imprese e dei Contribuenti -, lo Stato dovrà fronteggiare ben altri buchi di
bilancio se la gente non riesce a pagare le tasse. E nemmeno si può sostenere che, senza
la Rottamazione, il Fisco incasserà di più grazie agli interessi e alle sanzioni. Perché non
solo è un modo di ragionare deprecabile, me è anche falso, visto che le sanzioni e gli
interessi non vengono conteggiati nel bilancio dello Stato”.
Finocchiaro sottolinea quindi che “di fronte alla crisi economica che sta fronteggiando il
Paese – con un calo della produzione di oltre il 3% – negare un aiuto concreto alle imprese
che non riescono mantenere livelli occupazionali e la loro marginalità è di una gravità
assoluta. Bisogna sbrigarsi perché la gente possa pagare sia il corrente che gli arretrati. E
per questo, Confedercontribuenti ribadisce che la Rottamazione decennale è
indispensabile”.
Allo stesso tempo, la Confederazione dei contribuenti chiede di ridurre la tassazione.
“L’attuale pressione fiscale non è solo insostenibile, ma è anche completamente
ingiustificata – prosegue Finocchiaro -, visto che lo Stato sta tagliando tutti i servizi. Basti
pensare alla Sanità, ai Trasporti, all’Istruzione. O alle tante opere pubbliche non partite, a
iniziare da quelle previste dal Pnrr: l’Italia non ha realizzato neppure il 30% dei lavori
previsti. Tutto questo dimostra quante difficoltà oggi abbia questo governo nell’attuare una
seria svolta di politica economica. Serve la Rottamazione, serve una riforma fiscale, e
serve soprattutto – conclude il Presidente di Confedercontribuenti, – una politica industriale
che garantisca sviluppo al nostro Paese”.