(ASCA) – Roma, 16 feb – ”Su un campione di 2500 intervistati sull’intero territorio nazionale dal Centro Studi Confedercontribuenti emerge un forte stato di disagio da parte degli imprenditori nel rapporto con un sistema fiscale complicato, persecutorio e privo di contrappesi. Con l’aggravante che nel nostro Paese manca una efficiente e autonoma giustizia tributaria”. E’ quanto si legge in una nota. Nell’indagine di Confedercontribuenti emerge come ”l’impresa contribuente ormai sia quotidianamente oggetto di avvisi, accertamenti e cartelle esattoriali da parte dei vari enti impositori e della riscossione. Mediamente ogni azienda riceve circa 29 avvisi annuali di rettifica su adempimenti effettuati verso i vari enti. Questo comporta l’impiego di circa 250 ore medie annuali per risolvere le questioni sorte. Inoltre un altro dato riguarda il moltiplicarsi degli organi di controllo e verifica, dall’Inps all’Inail, dall’Ispettorato del Lavoro ai nuclei per il contrasto al lavoro nero, dall’Agenzia delle Entrate alla GDF, da Equitalia alle altre agenzie fiscali fino ad arrivare all’azienda dei monopoli di stato, nel nostro Paese si contano oltre 13 organi diversi preposti alle verifiche fiscali e previdenziali, che nel corso dell’anno possono presentarsi in azienda per effettuare controlli e verifiche. Senza contare tutti gli altri enti esistenti per gli accertamenti in materia di sicurezza e sanita”’. Nell’indagine emerge un altro dato. ”Il 76% degli imprenditori – continua la nota – apre ogni mattina la propria attivita’ con la preoccupazione di ricevere la visita di qualche organo ispettivo o qualche comunicazione di irregolarita’ da parte di qualche ente impositore. Quello che emerge dall’indagine dice il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro e’ grave e sicuramente un freno allo sviluppo dell’attivita’ imprenditoriale. Gli imprenditori obbligati a stare dietro a mille adempimenti sono costretti ad un inevitabile ridimensionamento del tempo dedicato alla produttivita’ e allo sviluppo aziendale. Ecco perche’ chiediamo che il nuovo Parlamento affronti in maniera decisa la questione fiscale. Servono semplificazioni effettive, la razionalizzazione degli organi e degli enti preposti agli accertamenti, una seria riforma della giustizia tributaria. Perseverare sta inevitabilmente portando alla distruzione del Sistema Italia senza alcun valore aggiunto per il fisco, dice il Presidente Finocchiaro, e questo sistema vessatorio pesa piu’ dell’enorme carico fiscale sopportato. Cambiare non e’ piu’ rinviabile”.
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