Basta pagare il pizzo alle Camere di Commercio, enti inutili, costosi e strumenti per bloccare lo sviluppo e la libertà d’impresa. Bene Renzi se le abolisce. Basta rinvii di Enti utili solo a finanziare gli uomini delle organizzazioni d’impresa, dei sindacati e dei consumatori. Utili a fare le spartizioni per comprare aeroporti, fiere, aziende speciali e inserire uomini del sistema di potere che ha massacrato le imprese italiane. Il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, non ha peli sulla lingiua nel denunciare, sono sue parole, il piu’ grande sistema a delinquere di estorsione di soldi alle imprese italiane. Quattrocento milioni di euro. Ecco quanto risparmieranno in tutto le imprese italiane grazie al taglio del 50 per centro al contributo annuale alle Camere di commercio. Ma noi vogliamo l’azzeramento totale dice Finocchiaro. Il sistema delle Camere di commercio ha 78 partecipazioni in fiere, 31 in mercati agroalimentari, 95 in aeroporti, 30 in porti, 96 in strade, autostrade e così via elencando. Prendiamo gli aeroporti. Quello di Firenze è partecipato al 15% dalla Camera della stessa città e al 5% da quella di Prato. La Camera di Verona controlla il 27,73% dell’aeroporto Catullo. La Camera di Catania ha il 37,7% dell’aeroporto Fontanarossa. Se si tiene conto che hanno quote anche la Camera di Siracusa e quella di Ragusa (entrambe al 12,5%) lo scalo è controllato dal sistema camerale. Per non parlare dell’aeroporto di Cagliari, per il 94,3% nella mani della Camera del capoluogo sardo. Altro capitolo: le fiere. La Camera di commercio di Milano è coinvolta, insieme con le associazioni delle imprese del territorio, nella governance della fondazione Fiera Milano. Fondazione che a sua volta ha la maggioranza assoluta di Fiera Milano spa oltre a essere socia di Arexpo, società che ha il compito di gestire e valorizzare le aree dell’esposizione universale. A proposito di Expo, la Camera di commercio di Milano detiene il 10% della spa che gestisce l’evento. A Roma, per continuare con le fiere, la Camera detiene il 58,54% di Investimenti spa, società che gestisce il sistema fieristico della capitale. Mentre la Camera di Firenze arriva al 28,67% della fiera cittadina. Per parlare di strade e autostrade, un esempio per tutti: il progetto della Brebemi non sarebbe mai decollato senza il contributo delle Camera di Milano, Bergamo, Brescia e Cremona. Poi ci sono le partecipazioni «culturali». Nobili, ma anche onerose. La Camera di Milano partecipa con tre milioni alla fondazione Teatro alla Scala. Non serve andare oltre per rendersi conto che il ruolo nelle Camere sul territorio è capillare e rilevante sul piano economico. Certo, ci sono anche partecipazioni non così strettamente legate alla missione di una Camera di commercio. Per dirne un paio, la camera di Roma possiede il 91% del centro ingrosso fiori della capitale mentre la camera di Firenze detiene l’8,7% della Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Lucca.