Roma– Tutti i politici a dire che il fisco è la maggiore causa della crisi tanto per le imprese che per le famiglie – e la barriera principale per il ritorno a una crescita economica. Malgrado questi slogan anche nel 2013 la pressione fiscale ritoccherà al rialzo i propri record. Il tutto emerge da una analisi di Prometeia, società che elabora analisi e previsioni sull’economia italiana, durante quest’anno l’incidenza del Fisco si porterà ai massimi storici, vicino al 45% del prodotto interno lordo (Pil). L’istituto spiega che l’aumento dell’incidenza delle imposte “sarà sostenuto soprattutto dalla crescita delle imposte indirette, su cui hanno insistito sia i decreti correttivi approvati nel 2011, sia la legge di stabilità dello scorso dicembre”. Aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva dal 21 al 22% a partire dal primo luglio, Tobin tax sulle transazioni finanziarie, ulteriori incrementi dei bolli e infine l’introduzione della Tares, la nuova imposta locale sullo smaltimento dei rifiuti e sulla fornitura di servizi indivisibili avranno il loro impatto. Il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro denuncia come nel 2013 sara’ felice solo Befera e i suoi sodali mentre migliaia di imprenditori saranno costretti a celebrare il funerale della propria azienda. Gravissimo conclude il Presidente Finocchiaro e se con il nuovo Parlamento non cambiera nulla prumuoveremo una grande mobilitazione di lotta nazionale.