Per tentare un ricorso contro una multa stradale d’ora in poi occorrerà versare almeno 43 euro di contributo unificato al posto dei consueti 37. Continua la manovra del Governo nel tentare di abolire il diritto costituzionale a difendersi. Lo denuncia il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro che aggiunge, se l’importo della sanzione supera 1.100 euro andrà aggiunto anche il bollo e salirà almeno a 98 euro la somma da versare a titolo di contributo. Lo ha evidenziato l’art. 53 del dl 90/2014 (Decreto p.a), in vigore dal 25 giugno 2014.
È sempre più oneroso, quindi, richiedere l’intervento del giudice di pace in caso di un verbale stradale di dubbia legittimità. Non solo. È, infatti, anche meno conveniente considerando che la maggior parte delle violazioni può essere pagata entro 5 giorni con lo sconto del 30% senza ulteriori aggravi. Con il decreto contenente misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari, pubblicato in G.U. n. 144 del 24 giugno 2014, infatti, al dpr 30 maggio 2002, n. 115 sulle spese di giustizia, sono state apportate significative modiche in termini di valori del contributo unificato.
Per quanto riguarda gli importi delle multe stradali questo sgradito onere passa rispettivamente da 37 a 43 euro (per la generalità delle multe di poco valore), da 85 a 98 euro (per gli importi più significativi) e da 206 a 237 euro (per le cause di valore superiore a 5.200 euro, fino a 26.000).