Questa vergogna deve essere bloccata. Mentre si allontana, facendolo dimettere, il colonnello Repetto della GDF colpevole di avere scoperto miliardi di euro di evasione nel settore del gioco, lo Stato si prepara ad erogare 285 milioni di euro ai gestori di slot machine. Un vecchio decreto del governo Berlusconi del novembre 2008 prevede, infatti , un meccanismo diabolico che riduce l’aliquota delle tasse sugli introiti delle slot machine, quando la raccolta aumenta. Il tesoretto deriva quindi dalla riduzione dell’aliquota dal 12,6 per cento al 12,15 della raccolta grazie al boom del gettito del 2011, più 8,3 miliardi rispetto al dato di riferimento del 2008. Un’altro decreto sempre del precedente governo Berlusconi del dicembre 2005 premia con lo 0,5 per cento della raccolta le concessionarie che investivano sulla rete telematica attraverso la quale devono controllare le slot sparse nei bar della penisola. Grazie a questa norma, modificata nel 2008, sempre da Berlusconi, in seguito alle rimostranze dell’Unione europea, se le slot sono collegate correttamente alla rete dei concessionari e trasmettono i dati al cervellone della Sogei, consente , ai concessionari un premio pari fino allo allo 0,5% della raccolta dell’anno. Questa somma per l’anno 2011 dovrebbe essere pari a 223 milioni. Il tesorett0 dovrà essere diviso tra i concessionari pro quota: alla BPlus di Francesco Corallo andrà il 24,3 per cento delle somme; a Lottomatica il 15 per cento; alla Hbg il 9,6 per cento; alla Gamenet il 12,8 per cento; alla Cogetech il 9,6 per cento; alla Snai il 7,1 per cento. Alla Gmatica il 5,3 per cento; a Codere il 2,6 per cento. Intanto Monti tace. Ma noi diciamo al Governo che bisogna annullare i benefici di questo “scellerato” decreto