Questa sera alle 21,00 su Iris TV, canale 22
di Franco La Magna
Straziante, penosissimo, angosciante fallimento dell’american dream, con devastanti conseguenze psicologiche per i componenti di una famiglia americana travolta dal ribellismo estremista d’una figlia ancora adolescente, divenuta terrorista ed assassina inseguendo il sogno d’un’impossibile palingenesi. “American Pastoral” (2016) regia di Ewan McGregor (anche attore, stasera 3 marzo su Iris Tv alle 21,00), tratto dal romanzo premio Pulitzer dell’ebreo di lingua statunitense Philip Roth (uno dei massimi narratori contemporanei), tampina l’ascesa e la caduta dello “svedese”, ebreo-americano modello, adorato in gioventù al tempo del liceo per le sue eccezionali doti sportive, poi direttore della fabbrica di guanti del padre e sposo felice di un’ex reginetta di bellezza (l’ex miss New Jersey), infine distrutto dall’impossibilità di riportare la figlia ribelle (poi pentita e divenuta seguace d’una bizzarra setta indiana) entro gli argini di una esistenza ordinaria.
Fine di un sogno e immensa prova d’amore di un padre accecato dal bene che fino all’ultimo si ostina a non rassegnarsi tentando di modificare il tragico destino della figlia ormai perduta, irrimediabilmente lontana dalla bimba docile e tartagliante dell’infanzia dorata, al tempo in cui la vita sembrava riservare a tutti un radioso avvenire.
Sullo sfondo del dramma personale della famiglia di Seymur Levov, detto lo “svedese” – di cui il film privilegia il rapporto con figlia, facendone il nucleo della narrazione – le turbolenze politiche dell’America degli anni ‘60, dalla guerra in Vietnam alla questione razziale che ripercuotendosi tragicamente sulla placida esistenza del piccolo nucleo familiare ne distruggono irrimediabilmente l’unità e ogni certezza.
Tra gli altri film da segnalare lo struggente “Edward mani di forbice” (1990) del geniaccio Tim Burton (su Rai Movie, Canale 24, alle 21,10) e il cruento “Django Unchained” (2012) regia di Quentin Tarantino (su Rai 4, Canale 21,00 alle 21,20)