Su Iris Tv, canale 22, alle 21,00 “Zabriske Point”, su TV 2000, canale 28, alle 21,20 l’ennesima replica di “Oliver Twist” regia di Roman Polanski
di Franco La Magna
Ogni tanto i network si ricordano dell’esistenza di Michelangelo Antonioni, regista ferrarese dell’incomunicabilità, del disagio esistenziale e dell’alienazione (temi che lo hanno incoronato come autore della modernità), che nel 1970 volle cimentarsi con le problematiche della contestazione studentesca e del ribellismo giovanile, girando “Zabriskie Point”, la località che segna il punto della massima depressione geologica degli Stati Uniti. Dunque una sorta di parallelismo geografico come pendant alla insofferenza giovanile avverso le sclerotiche e autoritarie strutture del potere.
Al centro della vicenda il furto di un aereo da parte di un giovane accusato d’aver ucciso un poliziotto, che nel deserto del Mohave vive una intensa, ma brevissima love story con una ragazza incontrata casualmente, prima della tragica conclusione della vicenda.
Singolare visione dei temi della contestazione giovanile che non piacque alla critica americana, coproduzione Italia-USA, “Zabriske Point” (su Iris Tv, canale 22, oggi 28 febbraio alle 21,10). contiene almeno due sequenze fortemente impresse nell’immaginario collettivo: la moltitudine delle coppie che fanno l’amore nel deserto e l’impressionante iterazione delle immagini finali al rallentatore del sogno della villa che esplode, metafora non troppo ardita della distruzione del benessere .
Molte le hit delle formazioni rock allora all’apice della notorietà: Pink Floyd, Rolling Stones, Grateful Dead ed altri. Secondo film della cosiddetta “tetralogia” girata all’estero con attori stranieri. Nel 1983 Antonioni è stato insignito del Leone d’Oro alla Carriera al Festival di Venezia.
Su TV 2000, canale 28, alle 21,20 l’ennesima replica di “Oliver Twist” (2005) regia di Roman Polanski.