Su Cine 34 “Il presidente del Borgorosso Football Club” con Alberto Sordi. Rai Movie propone il drammatico “Sulla mia pelle”, ricostruzione degli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi
a cura di Franco La Magna
Di lui Ennio Flaiano ha scritto d’essere la nostra vera cartina di tornasole, l’autobiografia nazionale, assegnandogli così una caratterialità universale in un’Italia che lentamente si ricostruiva, dopo gli anni bui del fascismo e del secondo conflitto mondiale, poi del boom economico, degli anni di piombo postsessantottini, fino all’ingresso nel terzo millennio. Nato all’ombra della satira disincantata e al vetriolo di Trilussa, nel cuore di una Roma universale, cinica e crapulona, il “trasteverino” Alberto Sordi – secondo solo a Totò in un’ipotetica classifica dei fenomeni divistici cinematografici italiani del XX secolo – è ormai una presenza stabile nei palinsesti televisivi, forte dei suoi quasi duecento film interpretati o diretti, che ne fanno probabilmente (insieme a Totò) l’attore-regista più replicato del piccolo schermo.
Stregato dalla passione nazionale, il calcio, eccolo traboccare ne “Il presidente del Borgosso Football Club” (1970) regia di Luigi Filippo D’Amico (stasera su Cine 34, alle 21,00), una satira prevedibile del mondo del pallone, galvanizzata tuttavia dalla sua presenza come protagonista assoluto di un film, a tratti gradevole e caustico, da annoverare tuttavia tra le opere minori da lui interpretate, Albertone nazionale come sempre anche qui tracimante.
Su Rai Movie, canale 24, alle 21,10 il drammatico “Sulla mia pelle” (2018) regia di Alessio Cremonini, asciutta e rigorosa ricostruzione degli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, divenuto uno dei casi giudiziari più clamorosi e inquietanti degli ultimi anni, interpretato con rara intensità dall’attore Alessandro Borghi, premiato nel 2019 con il David di Donatello come Miglior attore protagonista. Il film ha aperto la sezione “Orizzonti” della 75.a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (2018). David di Donatello 2019 anche a Cinemaundici e Lucky Red come Miglior produttore e ad Alessio Cremonini come Miglior regista esordiente.