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Fentanyl: Meloni, Italia pronta condividere competenze per lotta

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L’Italia è pronta a condividere le proprie competenze nel campo della lotta alle droghe sintetiche” per lavorare insieme a un piano d’azione congiunto sui sistemi di allerta precoce sul traffico e il consumo” di sostanze come il fentanyl. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Vertice della Coalizione Globale contro la minaccia delle droghe sintetiche, convocato dal presidente Usa, Joe Biden, a margine dei lavori dell’Assemblea Generale dell’Onu.
“Il governo italiano ha rafforzato il suo impegno nel contrasto alle droghe sintetiche, adottando uno specifico Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e altri oppioidi sintetici”, ha spiegato la premier, “abbiamo ideato una strategia a tutto tondo, concentrandoci su specifiche linee di azione: informare le categorie a rischio e sensibilizzarle; procurarsi antidoti e standardizzare le procedure di laboratorio; potenziare i controlli per tenere questa droga fuori dal territorio e impedirne l’uso non medico; monitorare il web e attivare i servizi di emergenza in caso di overdose”. “La prevenzione, in particolare la prevenzione precoce, resta il nostro punto di partenza. Insieme alla necessità di fare rete, perché solo facendo rete possiamo unire gli sforzi e favorire il flusso di informazioni per proteggere la vita dei nostri cittadini. Infatti, siamo tra le prime nazioni europee ad adottare tale iniziativa e non possiamo che esserne orgogliosi”, ha detto Meloni, “siamo altrettanto orgogliosi che questo impegno sia stato condiviso dal G7. Abbiamo adottato una dichiarazione congiunta che riafferma la nostra volontà di rafforzare gli sforzi internazionali per reprimere il traffico di droga, sequestrare i proventi illeciti dello spaccio e prevenire le dipendenze, soprattutto tra i giovani. Abbiamo inoltre esortato tutte le nazioni colpite dalle minacce della droga ad adottare misure appropriate contro i fornitori di precursori chimici utilizzati per fabbricare droghe sintetiche”.
“In breve, un impegno multidimensionale e multilivello, consolidato nel tempo attraverso buone pratiche. Mi riferisco al Sistema Nazionale di Allerta Precoce sulle Droghe, attivato nel 2009 dal Dipartimento per le Politiche Antidroga italiano e operante con il Sistema di Allerta dell’Agenzia Europea delle Droghe e con i meccanismi predisposti dalle singole Nazioni dell’Ue”, ha spiegato ancora Meloni, “da un lato, il Sistema individua rapidamente fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, legati alla diffusione di nuove droghe e a nuovi modelli di consumo. Dall’altro, veicola allerte coinvolgendo strutture di tutela e promozione della salute incaricate di attivare le misure necessarie. Mi riferisco anche al know-how e alle competenze che la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e la rete delle Procure italiane, guidata dalla nostra Direzione Nazionale Antimafia, hanno messo a disposizione delle Forze di Polizia e delle Autorità giudiziarie delle Nazioni più colpite dal narcotraffico, in un quadro di cooperazione particolarmente efficace in America Latina”. (AGI)