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Femminicidi: Avs, Piantedosi renda pubblico contratto FastWeb

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“Chiediamo che il ministro dell’Interno renda pubblico il contratto stipulato con FastWeb, gestore dei braccialetti elettronici, dopo i diversi e drammatici casi di malfunzionamento che hanno portato alle estreme conseguenze della uccisione di donne perseguitate dai loro killer, portatori di questi dispositivi mal funzionanti”. Così il capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera Filiberto Zaratti, il quale sottolinea che “anche il segretario generale dell’Usmia de’Arma dei Carabinieri, Carmine Caforio, in una lettera inviata già lo scorso 15 gennaio ai ministri della Giustizia, Interno e Difesa, segnalava le gravi problematiche legate al malfunzionamento dei braccialetti elettronici. ‘Se non verranno adottati urgenti rimedi – sottolineava Caforio – il dispositivo, originariamente concepito per migliorare la sicurezza, rischia di peggiorarla, diventando uno strumento poco credibile e, soprattutto, incontrollato”.
“Basterebbe acquisire i dati degli operatori, quotidianamente sottratti dal pronto intervento e dal controllo del territorio a causa dei ‘falsi allarmi da braccialetto’, per comprendere l’entità del problema. Siamo certi che i riscontri emersi – qualora diffusi – susciterebbero forte indignazione nell’opinione pubblica, aumentando sfiducia nella politica e nelle istituzioni’. Dopo queste parole, e stante il silenzio del Viminale sul questa vicenda che ha sollevato l’attenzione della stampa nazionale, chiediamo di leggere il contratto con FastWeb: la violazione della misura cautelare di chi è portato di braccialetto elettronico, infatti, ha numeri incredibilmente alti in Italia, come emerge dall’ultimo monitoraggio del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa; è un fenomeno ancora sottovalutato in tutte le sue implicazioni e nulla è stato fatto nell’ultimo provvedimento sulla sicurezza. Ricordo che ad una nostra precedente interrogazione il sottosegretario Prisco, tra l’alto, ci informava che presso il Viminale è ‘operativo da alcuni mesi un Gruppo di lavoro interforze, con la partecipazione anche del Ministero della giustizia…..nell’ambito del suddetto tavolo tecnico soostate comunque individuate possibili soluzioni tecniche migliorative relativamente a criticità riconducibili alla connessione di rete e ai tempi di attivazione e disattivazione dei dispositivi, che sono state chieste al fornitore’: vogliamo dunque saperne di più, a partire dal contratto originario”. conclude Zaratti. (AGI)