La nostra non è un’invenzione demagogica ma un atto concreto nei confronti dei nostri connazionali colpiti dal sisma. Chiediamo la moratoria bancaria, il blocco del pagamento di assegni e cambiali e la loro protestabilità, il congelamento delle rate di mutuo e prestiti per un anno. E’ quello che chiediamo che venga varato dal governo, per i terremotati dell’Emilia Romagna. Vanno annullati interessi e costi di conto corrente per un anno. Lo chiede Federcontribuenti, attraverso il suo Presidente Nazionale, Carmelo Finocchiaro, che ribadisce che tutto questo è stato gia’ fatto per le imprese e i cittadino che furono colpiti dal terremoto di Santa Lucia del 1990 avvenuto a Siracusa e Catania. Chiediamo, aggiunge Finocchiaro che dei costi di remunerazione delle banche se ne faccia carico la cassa depositi e prestiti attraverso l’istituzione di un fondo di solidarietà nazionale, finanziato dal 25% delle accise attualmente applicate sul prezzo della benzina a partire da quelle che ancora paghiamo per la guerra d’Abissinia. Aspettiamo risposte dal Governo, come la sospensione definitiva delle imposte nazionali e delle tasse locali, bisogna rilanciare subito l’economia di quella regione, salvaguardare i cittadini emiliani colpiti, dare un segnale forte di solidarietà nazionale, conclude Finocchiaro.