Tra i “condoni” di Monti e del governo tecnico va denunciato il nuovo regolamento sui requisiti di onorabilità per i manager delle assicurazioni: un testo partorito dall’ex ministro berlusconiano Paolo Romani, ma “approvato” dall’attuale Ministro della Giustizia Severino. Si prevede che l’amministratore o alto dirigente di assicurazioni condannato per reati finanziari (e, sopra una certa soglia, anche d’altro genere ) venga sospeso dal suo incarico. Bene, si dirà. Peccato che la norma, entrata in vigore il 24 gennaio, non sia retroattiva e così Francesco Gaetano Caltagirone (già cliente dell’allora avvocato Severino), condannato ad ottobre per la scalata dei “furbetti” a Bnl, è potuto restare al suo posto di vicepresidente diGenerali, così come ha potuto tenersi la poltrona l’ad di Unipol Carlo Cimbri, condannato nello stesso processo. Non solo: visto che le nuove regole non si applicano ai processi in corso, i due – se non finiscono di nuovo alla sbarra – possono stare tranquilli per sempre.