Chiediamo un intervento di Bankitalia, Ministero dell’Economia, ma anche dei Governatori delle Regioni per fermare l’attuale politica di Unicredit. In alcune realtà regionali il problema e’ diventato davvero serio. Le scelte che sta facendo il manegement dell’istituto sta mettendo a dura prova lo sviluppo economico di interi comparti produttivi rischiando di far fallire molte imprese. La politica che ormai attua l’istituto mette a rischio la continuità aziendale di migliaia di imprese e di famiglie, specie nel Sud del nostro Paese. Bloccata nel 90% dei casi la concessione di nuovo credito e all’ordine del giorno la restrizioni sui conti e sugli affidamenti dei clienti, attraverso motivazioni discutibili e spesso in contrasto con le norme in materia di credito bancario. Denunciamo inoltre che in sede di revisione dei fidi ogni occasione è diventata buona per chiudere senza ragione i conti correnti dei clienti. Mettendo in crisi migliaia di PMI. I tassi d’interesse applicati ormai sono elevatissimi con punte che raggiungono anche il 12-13%. La denuncia viene da Federcontribuenti, che annuncia che nei prossimi giorni chiederà un intervento del Governo affinche’ promuova nei confronti del secondo istituto bancario italiano un accertamento del suo modus operandi e le eventuali responsabilità sulla correttezza nell’esercizio dell’attivita’ creditizia .Anche alla luce dei fondi BCE acquisiti ad un’interesse dell’1% e certamente non utilizzati per lo sviluppo del Paese.