Presunti reati fiscali quelli contestati, come riporta il quotidiano “La Stampa”, che sarebbero stati commessi dall’attuale responsabile del dicastero dello Sviluppo Economico da amministratore delegato di Banca Intesa e poi consigliere delegato di Intesa Sanpaolo dopo la fusione. I fatti risalgono al 2006 e 2007. Si autosospenda da Ministro e chieda l’accertamento della verità, dice il Presidente di Federcontribuenti Carmelo Finocchiaro. Passera non puo’ andare sui giornali e chiedere a noi contribuenti e piccole imprese legalità fiscale e poi risultare indagato per una grossa evasione fiscale. Mentre imprese e contribuenti pagano un Ministro risultà complice come tanti suoi colleghi di evasione. Stia zitto e si metta da parte.
Firmò la dichiarazione fiscale per l’anno d’imposta 2006. Per questo Corrado Passera, attuale ministro dello Sviluppo Economico del governo Monti, è indagato dalla procura di Biella. Presunti reati fiscali quelli contestati, come riporta il quotidiano “La Stampa”, che sarebbero stati commessi da amministratore delegato di Banca Intesa e poi consigliere delegato di Intesa Sanpaolo dopo la fusione. I fatti risalgono al 2006 e 2007 e le contestazioni riguardano un’operazione detta di arbitraggio fiscale internazionale transitata attraverso Biverbanca, istituto biellese all’epoca controllato da Banca Intesa e poi ceduto al Montepaschi. L’operazione sotto inchiesta sarebbe stata secondo l’Agenzia delle Entrate pensata e messa in atto per ottenere dei benefici di carattere fiscale. Approfittando delle “asimmetrie” tra il sistema impositivo italiano e britannico si sarebbe formato un credito fiscale acquisito per imposte pagate all’estero.