La Direzione provinciale del lavoro di Bergamo contesta a Ryanair di aver evaso contributi per quasi 12 milioni di euro in quanto ha assunto a Dublino, anziché in Italia, i suoi 650 dipendenti che lavorano in Lombardia e usufruiscono del sistema sanitario nazionale. Uno stratagemma che permetterebbe al gigante del low cost di risparmiare dato che la fiscalità irlandese è molto più leggera della nostra. Per questo gli ispettori del lavoro chiedono all’Inps di esigere formalmente 11 milioni 860 mila euro alla compagnia di Mister O’Leary. Ecco l’anomalia, stando al verbale fresco-fresco di notifica: mentre le altre compagnie aeree estere che hanno una postazione italiana assumono dipendenti secondo regole italiane (come Lufthansa Italia, Air France Italia), Ryanair fa firmare i contratti a Dublino dove la tassazione per stipendi fino a 32 mila euro è inferiore al 10%(da noi sfiora il 50).