I cittadini dovranno pagare le scelte scellerate delle pubbliche amministrazioni per la sottoscrizione dei derivati e negli ultimi mesi le perdite sono aumentati di quattro miliardi portanto il debito complessivo a sessantacinque. Un segnale di forte irresponsabilità da parte dei nostri amministratori pubblici, che negli anni passati hanno fatto investimenti sbagliati con i soldi dei contribuenti italiani, sollecitati dalle banche senza scrupoli. Il numero di enti locali che hanno derivati in perdita se pur diminuisce in valore assoluto, non fà diminuire le potenziali perdite che aumenta del 52%, portando la perdita per amministrazione a 14,9 milioni. I dati tratti da Bankitalia, segnalano dunque che le perdite aumentano a tutto campo e questo certamente non potra’ ricadere sui cittadini, per questo Federcontribuenti chiede un intervento del Ministero delle Finanze che conduca una rinegozione con le banche ormai ferma al 2008 e accerti le responsabilità degli amministratori locali sottoscrittori dei derivati. Il rischio non si ferma qui temiamo conclude il Presidente di Federcontriuenti Finocchiaro che le perdite potenziali degli enti locali potrebbero andare ben oltre i 3,8 miliardi registrati nella sola voce pubblica amministrazione, perche’ non ci risulta chiaro se in questa macro voce sono considerate i siking fund ovvero i fondi che alcuni enti locali pongono a garanzia delle operazioni di finanziamento attuate con le banche.