State distruggendo la speranza di piu’ generazioni. Pensano di salvare il paese, facendo i ragionieri della Merkel, senza creare sviluppo l’Italia muore. E allora si che la Merkel sara’ felice. Lo dice il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, rivolgendosi a Governo e Parlamento, nel commentare i dati Istat sull’occupazione. Adesso basta subito misure per lo sviluppo e il calo del peso fiscale e previdenziale. Altrimenti andate a casa, perche’ fino a oggi avete fatto solo chiacchiere e creato depressione economica e dunque sociale. I dati Istat sono drammatici, tra gli under 35 si contano, infatti, quasi 1,4 milioni di disoccupati. Scorgendo i dati Istat sul secondo trimestre del 2012, emerge che, nel dettaglio, si tratta di 1 milione e 386mila giovani in cerca di posto, ovvero oltre la metà del totale dei disoccupati (51,2%). “La disoccupazione comunque avanza velocemente anche tra i più adulti – spiega l’istituto di statistica – con 1 milione 320mila senza lavoro tra gli over 34”. Nel secondo trimestre del 2012 i giovani occupati, tra i 15 e i 34 anni, sono diminuiti di quasi un milione e mezzo di unità (-1.457.000) rispetto allo stesso periodo del 2007, passando da 7 milioni 333 mila a 5 milioni 876 mila, con un crollo del 19,9%. “Nell’ultimo anno la riduzione è stata di 230 mila unità – spiega l’Istat – insomma sin da quando è iniziata la crisi gli under 35 sono stati colpiti direttamente, con un vero e proprio crollo dei giovani che possono contare su un posto di lavoro”. Una tendenza confermata anche nel secondo trimestre del 2012, basti pensare che l’anno prima, tra aprile e giugno 2011 gli occupati 15-34enni erano ancora in grado di superare la soglia dei sei milioni. Allo stesso, invece, sempre dai dati Istat emerge “una tendenza opposta per gli occupati nella classe d’età tra i 55 e i 64 anni, che sono aumentati del 26% nell’arco di cinque anni, dal secondo trimestre del 2007 al 2012”. Nel dettaglio, si legge nel report elaborato dall’istituto di statistica, gli occupati più adulti (tra i 55 e i 64 anni) sono saliti di 626mila unità, passando da 2 milioni 403mila del 2007 a 3 milioni 29mila del 2012. “Nel giro di un solo anno, dal secondo trimestre del 2011 allo stesso periodo del 2012 – conclude – il rialzo è stato di 226 mila unità (+8%)”