Federcontribuenti, allarme DURC. Trovare subito una soluzione.

Se lo Stato in un momento di crisi non trova una soluzione al mancato rilascio del DURC, il rischio è quello di perdere tutto cio’ che vanta attraverso INPS e INAIL, perchè  l’azienda rischia di fallire, creando nuova disoccupazione. Il problema va affrontato e risolto. Per questo chiediamo che il parlamento e il governo affrontino la questione. La proposta di Federcontribuenti è quella di trattenere alla azienda non in regola nei pagamenti previdenziali e assicurativi sui lavori pubblici aggiudicati da effettuare o da incassare fino al massimo del 10% dei ricavi. Mentre nel rapporto con i privati prevedere che il committente trattenga e versi quale sostituto d’imposta l’importo, relativo a tale percentuale direttamente agli enti previdenziali. Questo consentirebbe per le aziende in crisi la continuità aziendale e un piano di rientro non fondato sull’ulteriore indebitamento. Accordare la procedura a tutte le aziende che negli ultimi tre anni hanno riscontrato calo del fatturato, diminuzione degli incassi, perdite su crediti, ritardi nei pagamenti e quello che chiediamo come Federcontribuenti. Se il recupero non basta per saldare il tutto con un unico lavoro lo stesso sistema va applicato sui  lavori successivi. Salvo che l’autorità di controllo non accerti eventuali azioni fraudolente, di impiego del denaro aziendale per fini diversi dall’attività d’impresa. Insomma una misura conclude Finocchiaro da riservare solo alle imprese davvero in difficoltà.