Questo sistema di potere attraverso il comitato etico RAI esercita il controllo “sulla qualità delle trasmissioni e sulla loro rispondenza al contratto di servizio”. In realtà esercita la censura. Decide chi a diritto di tribuna e chi no. Cosa dire nelle trasmissioni e cosa non far dire. Questa vergogna da regime dittatoriale va cambiata subito. Lo chiede il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che denuncia come l’organizzazione da lui presieduta sia una delle tante voci libere che vengono sistematicamente fatte oggetto di censura sui canali RAI. La presenza nel Comitato del Governo è di personaggi riconducibili a “personalità” e a “Enti” di rilievo nella vita pubblica italiana, rendono inquietante la situazione. Malgrado la buona volontà di giornalisti e redazioni alla fine bisogna fare i conti con la censura. L’esistenza del Comitato è in netto contrasto con quelle sentenze della Corte costituzionale, che hanno sempre respinto ogni interferenza dei governi sulla autonomia della Rai. E mentre nel nostro Paese si affrontano temi e scelte anche “fondamentali” per milioni di uomini e donne l’informazione resta “manipolata” da quel Comitato etico che decide cosa far dire e a chi farlo dire.