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I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati a livello mondiale per il secondo mese consecutivo ad aprile, trainati dagli aumenti dei prezzi di carne, latticini e cereali. Lo rende noto il rapporto Fao.
L’indice dei prezzi alimentari calcolato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che tiene conto delle variazioni dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti di base, è aumentato dello 0,3% rispetto a marzo. Da agosto a febbraio era sceso ogni mese. La tendenza è ancora al ribasso sull’anno, con un calo del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel mese di aprile di quest’anno, sono aumentati in particolare i prezzi della carne (+1,6%). I prezzi del pollame sono stati trainati dal livello ancora elevato delle importazioni dal Medio Oriente e dal calo della produzione dovuto all’influenza aviaria. I prezzi del maiale, invece, hanno subito una flessione, appesantita dall’indebolimento della domanda in Europa occidentale e in Cina.
I prezzi dei cereali sono aumentati dello 0,3%. Il grano, in particolare, è salito a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli per il prossimo raccolto in alcuni paesi dell’Unione Europea, in Russia e negli Stati Uniti. Anche i prezzi degli oli sono aumentati dello 0,3%, trainati dagli oli di girasole e di colza. Lo zucchero ha registrato invece un calo del prezzo (-4,4%): si prevede una produzione superiore alle previsioni in India e Thailandia, mentre l’arrivo delle piogge in Brasile dovrebbe avere un impatto negativo.
I prezzi dei prodotti lattiero-caseari sono diminuiti complessivamente dello 0,3%, anche se quelli del burro sono saliti ancora, soprattutto a causa della diminuzione delle scorte in Europa occidentale.(AGI)
RED
