“La crescita dell’eurozona si può pienamente attribuire al settore terziario. Se il manifatturiero ha dato a giugno si è indebolito notevolmente, l’espansione dell’attività dei servizi ha continuato a essere elevata quasi quanto il mese precedente. Considerata la revisione al rialzo rispetto alla precedente stima del flash Pmi, ci sono buone probabilità che il settore terziario resti la forza decisiva nel mantenere l’espansione economica complessiva in territorio positivo per il resto dell’anno”. Così Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, commenta i dati Pmi per il blocco, sottolineando che il terziario viene supportato dagli alti numeri del turismo. “Se si considerano le quattro principali economie dell’eurozona – è l’analisi – è incoraggiante osservare che la ripresa dei servizi sia risultata generale. A giugno, la Spagna ha di nuovo superato la Germania e l’Italia, che comunque hanno entrambe mostrato un rapido ritmo di crescita. Solamente il settore terziario francese non è stato capace di incrementare l’attività. Come segnale di ottimismo, le aziende hanno incrementato le assunzioni in tutte e quattro le nazioni principali, mostrandosi in linea con le loro previsioni di miglioramento nei prossimi dodici mesi, soprattutto in Italia, dove la fiducia è migliorata rispetto a un valore già di per sé alto”.
Per l’esperto, “la Bce, con la decisione sui tagli ai tassi d’interesse, viene supportata dagli Indici Hcob Pmi del Terziario relativi ai prezzi. I costi sostenuti e i prezzi di vendita imposti sul cliente hanno indicato il più lento aumento in tre anni. Guardando al futuro, la Bce resterà cauta poiché l’incremento dei prezzi supera ancora le medie pre-pandemiche restando particolarmente alto considerato il fragile stato di salute dell’economia. A nostro parere, il settore terziario viene supportato dagli alti numeri del turismo. Negli ultimi sei mesi, l’Indice dei Nuovi Ordini Esteri, che include il turismo, ha registrato un andamento di rialzo quasi continuo, posizionandosi ora di due punti sopra la media di lungo termine. Secondo dati statistici privati, l’arrivo del turismo in Europa, inclusi gli alti numeri provenienti dagli Stati Uniti, è aumentato del 7.2% nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, posizionandosi ora su valori più alti del periodo pre-Covid. In Germania, il turismo sta beneficiando della spinta aggiuntiva del campionato europeo di calcio. Nei prossimi mesi, il turismo resterà probabilmente un fattore importante per la crescita dell’Eurozona”. (AGI)