“L’8 e il 9 giugno si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo Una sfida storica per contrastare e sconfiggere una destra sempre più egoista e razzista che si riconosce in un modello di Europa tecnocrate e finanziaria, che vuole fare rinascere muri e frontiere, lontana dall’intuizione ispiratrice della Carta di Ventotene di Altiero Spinelli che aspirava ad un’Europa dei popoli”. Cosi in un manifesto-appello Roma Futura, lista civica, da quasi tre anni impegnata in Campidoglio e in molti Municipi. Anche in questa campagna elettorale, Roma Futura, sente “il bisogno di testimoniare i suoi valori femministi, ecologisti e di eguaglianza per dare voce alla sua comunità politica plurale, partecipata anche da sostenitori di tanti diversi partiti del centrosinistra, che è la sua ricchezza, perché fuori dalle logiche di corrente e dalle fazioni che spesso frammentano e dividono la sinistra.C’è una radice europeista in molti partiti progressisti, per questo Roma Futura rivolge un appello ai suoi elettori perché sappiano scegliere quei candidati che meglio rappresentano i valori espressi in questo manifesto.
Un appello al voto rivolto soprattutto a coloro che in questi anni hanno deciso, a volte anche a ragione, di non recarsi ai seggi. Oggi, però, è necessario essere protagonisti e votare per il futuro dell’Europa e delle sue istituzioni, per rinnovarle e rafforzarle come espressione plurale di un Continente che è la casa di tutti e tutte noi. Per contribuire ad una democrazia sempre più salda. Roma Futura è per l’Europa e presidia i valori che rafforzano l’essere Europei, per un’Europa dei diritti civili e dell’accoglienza, per un’Europa che sa ristabilire un diverso equilibrio tra azione antropica e crescita economica, per un’Europa che sappia ancora costituirsi come crogiolo di culture, capace di creare relazioni paritarie con tutti gli altri popoli e Continenti. Le logiche solo atlantiche o peggio autarchiche di un’Europa chiusa al suo interno sono falsi miti da populismo di maniera”.
I valori di Roma Futura sono così sintetizzabili:
“Pace. Giovani e formazione. Superare ogni discriminazione di genere e affermare norme comune contro l’omolesbofobia.
Fare rete e green economy. Sociale e lavoro. Salario minimo europeo per contrastare il dumping salariale, sostenere il Fondo Sociale Europeo (FSE) in una logica di perequazione e di sostegno alle aree depresse del continente;
Regole fiscali. Adottare politiche fiscali per un sistema di tassazione europea per ridurre le disuguaglianze sociali, di genere e generazionali. Inclusione e coesione.
Diritti Civili”. (AGI)