AGI – “Progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicalità nei comportamenti tra di noi”: è la strada tracciata da Enrico Letta nel suo intervento all’assemblea Pd in videoconferenza convocata per eleggerlo segretario con voto elettronico. “Noi come il Pd abbiamo il dovere di esserci, non con lo sguardo al nostro ombelico ma nella società”. ha detto l’ex premier che ha rivolto un ringraziamento speciale al segretario dimissionario Nicola Zingaretti, con cui ha assicurato che continuerà “a lavorare, legati da un rapporto di lunga amicizia e sintonia”.
Letta ha sottolineato l’importanza di andare a vedere se la svolta europeista della Lega sia reale e lo ha considerato auspicabile perché questo non obbligherà in futuro il Pd ad andare per forza al governo per scongiurare derive euroscettiche. “Il 2018 era cominciato bene per noi, avevamo perso le elezioni e ci stavamo rigenerando. L’opposizione fa parte della vita democratica, ha ricordato. “E’ una bella notizia che M5s e lega oggi sostengano il governo Draghi. E credo che il tema della Lega sia un tema che dovremo cercare di capire, riguardo alla credibilià’ dei suoi passaggi”, ha aggiunto. “Non dobbiamo essere quelli che devono per forza andare al governo. Se diventiamo la protezione civile della politica, diventiamo il partito del potere. E se siamo il partito del potere, noi moriamo. Si vincono le elezioni se non si ha paura di andare all’opposizione”.
Dal palco del Nazareno Letta ha rivolto un pensiero “ai centomila morti e al mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro, a loro noi guardiamo cercando le migliori soluzioni per il loro futuro” e “al personale sanitario, ai rappresentanti dello stato, la loro dedizione è stata ed è fondamentale”. “Mi viene in mente la frase di Papa Francesco che dice che vorrebbe un mondo che sia un abbraccio fra giovani e anziani”, ha detto l’ex premier, “da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa”.
Aprendo i lavori la presidente dem, Valentina Cuppi aveva lanciato un appello all’unità: “È il momento di definire con chiarezza l’anima e l’identità del nostro partito e contemporaneamente un nuovo modello di sviluppo. Serve un partito che sappia interpretare e combattere per le istanze democratiche” senza rimanere imbrigliato da “battaglie intestine fra aree culturali che rischiano di cristallizzarsi in lotta fra correnti”, ha affermato.
Source: agi