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Eni registra utili al top negli ultimi anni

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AGI – Eni realizza una trimestrale sopra le attese degli analisti con utile ed ebit adjusted ai massimi degli ultimi anni che fanno volare il titolo in Borsa. Nel terzo trimestre il gruppo consegue un utile netto adjusted di 1,43 miliardi di euro con un incremento del 54% rispetto al secondo trimestre del 2021. Nei primi nove mesi l’utile netto adjusted si attesta a 2,63 miliardi di euro mentre l’utile netto nei tre mesi è di 1,2 miliardi e di 2,3 miliardi nei nove mesi.

L’aumento, spiega la società, “è dovuto alla capacità di catturare lo scenario e alla crescita della produzione“.

Il confronto con i corrispondenti reporting period 2020 caratterizzati dalla crisi del Covid evidenzia recuperi di ampie proporzioni: +1,6 miliardi di euro e +3,4 miliardi di euro rispettivamente nei confronti del terzo trimestre e dei nove mesi 2020 per “effetto della migliore performance operativa, dei migliori risultati delle partecipazioni all’equity e della normalizzazione del tax rate (50% nei nove mesi 2021) per il sensibile recupero dello scenario upstream e per la previsione di maggiori redditi futuri delle attività green in Italia”. 

Descalzi: “Ottimi risultati confermano trend crescita”

“Gli ottimi risultati di questo trimestre confermano il continuo trend di crescita delle nostre performance economico finanziarie”, sottolinea l’ad, Claudio Descalzi. “La produzione upstream è in recupero rispetto alle precedenti manutenzioni ed è cresciuta del 6%, a 1,69 milioni di barili di olio equivalente al giorno ed in linea con la guidance.

Eni si conferma leader nella esplorazione e nel modello di valorizzazione e sviluppo delle scoperte: in Costa d’Avorio, attraverso il ritrovamento di Baleine, punteremo per la prima volta ad uno sviluppo accelerato concepito sin dall’avvio a zero emissioni operative nette per la fornitura di gas al mercato domestico. Nel business del gas e GNL abbiamo ottimizzato il portafoglio e portato avanti importanti negoziati con un considerevole beneficio atteso sui risultati dell’anno”, aggiunge.

“Grazie alle performance di tutti i nostri business – prosegue Descalzi – nel terzo trimestre abbiamo generato 2,5 miliardi di euro di Ebit adjusted e un utile netto adjusted di 1,4 miliardi di euro, valori ai massimi degli ultimi anni. Inoltre, nei primi nove mesi dell’anno la forte generazione di cassa e l’attenta gestione dei costi rende disponibili oltre 4 miliardi di euro di free cash flow, più che sufficienti a coprire l’intero dividendo e buyback 2021”. 

Accelerazione sulla transizione

Il manager ha poi evidenziato come il gruppo stia “accelerando il piano di transizione: la quotazione della società che include Retail e Rinnovabili ci consentirà la valorizzazione di un modello di business unico, essenziale per la decarbonizzazione dei consumi della clientela retail; inoltre, continuiamo ad investire per concretizzare il progetto di Ccs in Uk ad HyNet che è in gara per ricevere fondi da parte del governo inglese”.

Triplicata la capacità installata da rinnovabili

In tale contesto, al 30 settembre 2021 la capacità installata da fonti rinnovabili è pari a 834 MW, quasi triplicata rispetto al 31 dicembre 2020 (307 MW). “A fine anno – spiega la società – con il perfezionamento dei deal annunciati si prevede una capacità rinnovabile installata/in costruzione pari a 2 GW, in forte aumento rispetto alla precedente previsione di circa 1 GW, mentre il solo dato di capacità installata passa da una stima iniziale di 0,7 GW a 1,2 GW a fine 2021”.

Ipo retail e rinnovabili completata nel 2022

In merito alla quotazione del business che integra le attività retail gas&power, la produzione di energia da rinnovabili e la rete di punti di ricarica per veicoli elettrici (convenzionalmente denominato “Eni R&R”) la società spiega che l’obiettivo è quello di “completare l’operazione entro il 2022” e che ulteriori approfondimenti sull’iniziativa, incluso il nome della nuova società, verranno comunicati durante il capital markets day programmato per il 22 novembre prossimo.

L’operazione, spiega il gruppo, “ha l’obiettivo di massimizzare la valorizzazione e visibilità del modello unico integrato e fa parte del più ampio impegno di Eni di creare valore attraverso la transizione energetica e raggiungere le zero emissioni nette”. Il portafoglio clienti retail/business è cresciuto a 9,97 milioni di punti di fornitura in aumento di circa 270 mila pdf rispetto a fine 2020 (+3%) grazie alla crescita in Grecia e all’acquisizione della società Aldro Energia attiva nel mercato retail in Spagna e Portogallo.

Prezzi gas a livelli record

Il tutto in un contesto di quotazioni del gas naturale in Europa ai massimi storici. Con incrementi medi per i principali benchmark TTF (hub continentali nordeuropei) e PSV (mercato spot Italia) rispettivamente del +500% e del +400% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quotazioni quasi raddoppiate rispetto al secondo trimestre 2021) dovuti a un mercato sempre più corto a causa della minore offerta globale, livelli di stoccaggio inferiori alle medie storiche al picco della stagione d’iniezione e forte domanda per la ripresa economica. I

Il titolo vola in borsa

I risultati danno slancio al titolo che vola in Borsa. Le azioni – in controtendenza rispetto al Ftse Mib che cede lo 0,50% – guadagnano oltre il 2%, +2,15% a 12,426 euro ad azione dopo aver toccato un massimo di giornata di 12,478 euro. 

Source: agi


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