Francia e Danimarca hanno firmato un accordo bilaterale per consentire il trasporto e lo stoccaggio della CO2 dell’industria francese in giacimenti danesi. Lo riferisce il governo francese. “Roland Lescure ha firmato con il suo omologo danese un accordo bilaterale sul trasporto transfrontaliero di carbonio ai fini dello stoccaggio geologico tra Francia e Danimarca”, ha dichiarato alla stampa l’ufficio del ministro francese dell’Industria e dello Sviluppo a margine del consiglio sull’energia a Bruxelles.
La cattura e lo stoccaggio della CO2 mira a ridurre l’inquinamento atmosferico causato dalle industrie per le quali attualmente non esistono alternative a basse emissioni di carbonio, come l’industria del cemento o dei fertilizzanti. Da qui la necessità di catturare la CO2 emessa dai processi produttivi, liquefarla e inviarla negli stoccaggi geologici, una tecnica che permette di sequestrarla diversi chilometri sottoterra, in vecchi giacimenti di petrolio o gas.
La Francia “non dispone attualmente di un progetto di stoccaggio di CO2 a brevissimo termine sul suo territorio”, ricorda l’ufficio di Lescure. Da qui la necessità di realizzare partenariati con i vicini europei. Copenaghen ha fatto accordi simili con la Norvegia. Con la Danimarca, la Francia è andata oltre, poiché ha firmato anche un accordo bilaterale che le permette “da quest’anno di esportare CO2 dalla Francia alla Danimarca”, trasportandola via nave, secondo la Convenzione di Londra. Questo testo regola il trasporto via mare di diversi rifiuti, in particolare di gas industriali, ha indicato lo staff di Roland Lescure.
La Francia punta a “realizzare una rete di partenariati europei con altri Paesi che già dispongono di risorse geologiche per immagazzinare la CO2 nel loro sottosuolo”, spiega il ministero aggiungendo che si potranno concludere altri partenariati di questo tipo con paesi come i Paesi Bassi o l’Italia. (AGI)
GIN