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“L’ educazione all’ autocontrollo emozionale non mieta mai vittime.”

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Lettera ai genitori e ai nostri governatori.
Di Nathalia Catena – pedagogista
Madri e Padri, e non solo madri quindi, perché il compito educativo, (e non solo), spetta ad entrambi, educate i vostri figli ad una visione” LIBERA” dell’amore, del legame con l’altro, scevro da ogni tipo di maschilismo, gelosia e possessione, perché non è vero che deve esserci anche un minimo di gelosia se ci si ama.
Non è vero!!! Se si ama si lascia libero l’altro di poter provare tutti i sentimenti che desidera, e ci si mette di lato quindi, anche se la perdita fa molto male.
E soprattutto genitori, siate d’ esempio, i figli imparano da noi come si sta in un rapporto.
Il valore della libertà è fondamentale, così che nessuno possa rivalere su di noi pretese che non possono esserci.
Bisogna coltivare il rispetto per la propria individualità, i propri spazi, le proprie idee, ed i sentimenti che possono e devono cambiare col tempo.
I figli hanno bisogno di riferimenti forti di stabilità mentale, di controllo delle nostre emozioni.
Genitori fate i genitori, educate alla LIBERTÀ personale voi stessi ed i vostri figli, se volete crescerli liberi e non prigionieri di loro stessi e d’ altri.
SIATE D’ ESEMPIO, PRIMA!!!!
Le vittime sono due, non una.
Chi uccide è vittima di sé stesso, di sentimenti dei quali non ne è stato educato al controllo.
Genitori EDUCATE, EDUCATE, EDUCATE voi stessi al CONTROLLO delle vostre reazioni nei diverbi di coppia, poi così anche i vostri figli seguiranno tali SANI comportamenti.
Se continuate ad urlarvi contro, ad essere violenti con le parole e nei gesti, i vostri figli impareranno anche loro ad assumere tali atteggiamenti.
I figli hanno bisogno di vedere atteggiamenti “CIVILI”, maturi, responsabili e soprattutto di RISPETTO delle scelte personali qualunque esse siano, non di imposizione l’uno sull’ altro.
I figli non devono avere colpe, non ne hanno se i loro genitori mancano nell’ educazione adeguata. E nemmeno i genitori dovrebbero averne di colpe se vivessimo in una società che li sostenga e li formi in un compito così difficile quale l’educazione.
Ci vogliono i pedagogisti, gli educatori, in ogni ambiente sociale formativo.
Quando si capirà ciò? Quando i ministri capiranno il problema all’origine?
Cari governatori potete, tramite professionisti dell’educazione, fare dell’educazione emozionale, affettiva, sentimentale, ambientale, sessuale, alimentare, salutare, materie da insegnare a scuola quotidianamente così come si insegnano l’italiano, la matematica, le lingue, la religione, l’arte? O dobbiamo solo creare menti eccelse ma prive di intelligenza emotiva?!!
E mietere così ancora vittime innocenti!!!