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Edilizia: testo unico è priorità assoluta

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“Il governo ha finalmente messo al centro come merita l’edilizia. Sono talmente convinta che sia un settore fondamentale per la nostra economia ma anche per il decoro e l’ambiente della nostra Nazione che, da oltre vent’anni, prima come professionista poi come politica vi opero”. A dirlo Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento Lavori pubblici.
“Già dalla passata legislatura – ricorda – ho presentato proposte di legge e numerosi provvedimenti e modifiche, coinvolgendo sempre le categorie economiche e gli ordini professionali del settore. Da qualche mese, ho costituito il primo intergruppo parlamentare su questi temi, denominato “Progetto Italia. Lavori pubblici, edilizia, urbanistica”. Proprio domani ci sarà la prima riunione operativa con insediamenti del Comitato tecnico-scientifico: il primo e unico punto all’odg è il nuovo testo unico edilizia che vorrei fare e chiamare ‘codice dell’edilizia’, basato su principi fondamentali nazionali attraverso una legge delega e un successivo regolamento che vada a individuare le peculiarità di ogni regione, partendo dalla bozza redatta con il coinvolgimento di tutti gli attori del settore e coordinata dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici”. “Come dico da anni, prima di ogni iniziativa particolare, dobbiamo partire dalla legge-madre quadro – aggiunge Mazzetti – nella quale si vadano a indicare tutte le varie iniziative fra cui sicuramente: il tema delle sanatorie, piano casa, rigenerazione urbana, efficientamento sismico ed energetico di tutto il patrimonio immobiliare”. Per Mazzetti, è indispensabile “partire da un chiarimento nei rapporti Stato-Regione con individuazione incondizionata per i titoli abitativi. Proprio per questo ultimo punto sarà fondamentale prima di ogni provvedimento fare il nuovo codice dell’edilizia e non andare in contrasto fra Stato e Regioni; essendo queste ultime competenti in materia potrebbero impugnare un provvedimento, pur sacrosanto, come quello che dovrebbe andare a proporre il ministro Salvini in Cdm e che naturalmente dovrà essere condiviso e partecipato da tutti gli alleati, accomunati da unico obiettivo: far funzionare, in modo snello e concreto, il settore edile e di conseguenza l’economia reale”. “Inoltre, per le piccole modifiche interne già esiste l’attestato in conformità edilizia in sanatoria che prevede una sanzione di 1000 euro per i primi cinque anni, poi in prescrizione per la parte economica anch’esso parte delle varie norme di competenza regionale oggi in vigore”.
“Il settore, negli ultimi anni, ha subito troppe modifiche e aggiunte di regole e norme spesso in contrasto fra di loro, con troppi enti competenti che hanno bloccato molti lavori, questo non dobbiamo più permetterlo; pertanto, andranno abrogate e riassunte tutte in unico testo, con regole chiare e applicabili, con il silenzio e motivato consenso degli enti coinvolti tipo Sovrintendenza. Non possiamo più permetterci blocchi al settore, pertanto dobbiamo partire sapendo che bisogna intervenire in modo organico e coordinato, non a compartimenti stagni”, conclude Mazzetti che domani a Prato interverrà all’evento ‘Traiettorie urbane e territoriali. Esperienze di rigenerazione urbana’, promosso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che “ringraziamo sempre per l’apporto che danno alla politica così da legiferare in maniera migliore”. (AGI)
COM/LIL